mercoledì 2 settembre 2009

Scie chimiche, cambiamento climatico e disinformazione (parte prima)

Intervista con Giulio Caroletti, laureato in fisica e dottorando in meteorologia e climatologia presso l'Universita' di Bergen, Norvegia, e ricercatore del Bjerknes Centre for Climate Research.

Cominciamo subito col botto: le scie chimiche esistono o non esistono?
Immagino che si stia parlando della teoria secondo la quale esisterebbe un complotto globale per cambiare il clima mondiale o avvelenare la popolazione tramite emissioni chimiche da parte di aerei cosiddetti "non registrati".


Esattamente. E quindi?

Beh, vuole una risposta sincera, dal cuore, o una meditata?

Ci dia prima quella sincera.
Sarebbe una grassa risata seguita da un deciso no. Pero'...

Pero'?
Pero' sarebbe una risposta scortese, inappropriata e soprattutto sbagliata.

Quindi le scie chimiche esistono?
Dunque, dobbiamo chiarire la questione nei suoi termini. Che sono amplissimi, purtroppo, e riguardano molto di piu' che la domanda pura e semplice. Intanto: di quali scie chimiche stiamo parlando? Di quelle che diffondono malattie? O delle nubi emesse e poi guidate con macchine elettromagnetiche per far piovere o meno in un luogo o nell'altro? Del complotto orchestrato dal Sovrano Ordine Militare di Malta, o dal Vaticano, o di quello degli alieni? E' difficile districarsi nella matassa dei "complotti".

Ecco, ci aiuti lei.
Dunque, una cosa deve essere chiara: negli ultimi anni, riguardo alla questione delle scie chimiche e' sorta una vera e propria isteria, alimentata da quel mezzo ambiguo che e' internet. La gravita' della disinformazione delle persone si puo' comprendere pensando al fatto che girano in rete filmati di gente che riprende delle nuvole e dice: "Questa mattina c'era il sole, poi sono passati degli aerei non di linea e oggi pomeriggio ci sono le nuvole... E' una prova di come funzionano le scie chimiche!" E' grave quando persone totalmente prive di qualsiasi competenza nel campo atmosferico guardano le nuvole, la cui formazione e natura sono state osservate e descritte da quando e' nata la scienza, e il cui comportamento e' stato studiato per decenni da fisici e chimici e spiegato in centinaia se non migliaia di articoli e libri, e indicano fenomeni assolutamente naturali e normali come il segno di un complotto.

Quindi le scie chimiche non esistono?
Non sto dicendo questo, non mi metta in bocca cose che non ho detto. Una discussione seria della questione "scie chimiche" deve sgombrare dal campo tutto il "rumore" (potremmo chiamarlo "debris" o "polvere") che circonda l'argomento. Cominciamo con il togliere dalla questione le domande quali "chi ha ordito il complotto" (Cia, Vaticano, SMOM, alieni), che e' una domanda alla quale di certo non possiamo rispondere io o lei, e che comunque non e' una questione prettamente scientifica; e cominciamo con il togliere di mezzo le cose che sono "normali", perfettamente spiegabili. Usiamo, insomma, il rasoio di Occam.

Ma che siano spiegabili ce lo dicono i meteorologi, i fisici, i chimici. Chi ci dice che non siano parte, consapevole o inconsapevole, del complotto?

Nessuno, certo. Pero' ancora una volta ci viene in soccorso il rasoio di Occam. Pensate davvero che sia possibile falsificare tutti i testi, i dati e gli articoli che parlano di formazione delle nuvole prima della data di inizio del "complotto"? E farlo senza che nessuno nel mondo scientifico se ne accorga o si rifiuti di accordarsi con il "complotto"? Supponiamo, come affermano alcuni, che il complotto abbia avuto inizio nel 1995. E' possibile, mi chiedo, raggiungere tutte le universita' e le biblioteche del mondo e alterare tutti i libri di climatologia e meteorologia per fornire delle spiegazioni di comodo ai fenomeni delle nuvole, dei contrails (le scie di vapore degli aerei), della turbolenza atmosferica? Oltretutto, nel momento in cui si inizia il complotto e si instaura il "cambio", cosa succede di tutti coloro che hanno vissuto fino a quel momento e possono testimoniare sulle nuvole o sugli articoli? Non si accorgerebbero che sono cambiati? E i filmati d'epoca, per non parlare dei film e delle fotografie? Forse che la tecnologia aliena ha alterato tutte le fotografie di tutte le persone del pianeta per coprire il complotto?

Non faccia dell'ironia, adesso.
Io non faccio ironia, io sono terribilmente serio. Per le mie considerazioni sono ripetutamente insultato e accusato da persone che mi accusano di aderire al "complotto", di essere un agente della CIA; altri scienziati sono presi di mira da campagne d'odio su internet (si pensi in Italia al "meteorologo di Fazio", Luca Mercalli) e, sebbene mi sia stato impossibile verificarne la fonte, mi e' stato detto di minacce vere e proprie. Ora, non mi pare che quello che ho detto finora giustifichi un tale odio o astio. Oltretutto, la tecnica di accusare gli oppositori di malafede, una tipica tecnica estremista, usata da nazisti, stalinisti e fin troppi politici in Italia e all'estero (le accuse di fascismo, comunismo o berlusconismo invece di discutere del merito delle questioni), impedisce una qualsiasi forma di discussione: se sei d'accordo con me bene, altrimenti non ha importanza quello che dici perche' sei pagato da qualcuno per mentire e disinformare. Oltretutto, questa e' un'arma a doppio taglio.

Cosa intende dire?
Studiamo una conseguenza collaterale della teoria delle "scie chimiche": secondo molti fautori di questa, esse sono responsabili del cambiamento climatico. Ora, la comunita' scientifica nella stragrande maggioranza ritiene che la causa principale del cambiamento climatico sia l'aumento di CO2 dovuto alle emissioni antropogeniche (cioe' generate dall'uomo). Molti dei fautori della teoria delle scie chimiche sostengono che la teoria della CO2 sia una teoria di comodo creata dal "complotto" per dare una giustificazione fittizia a fenomeni dai quali altrimenti si capirebbe l'esistenza del "complotto" stesso. Eppure, anche la maggior parte delle multinazionali, delle compagnie energetiche, dei think tank americani e dei partiti conservatori e ultraconservatori di tutto il mondo contesta le conclusioni degli scienziati, e appoggia con forza, appoggio politico e denaro inclusi, strutture e movimenti che si oppongono a questa teoria - principalmente per opporsi al massimo a ogni tentativo governativo o internazionale di limitare le emissioni di CO2. Chi mi dice, allora, che la spropositata attenzione data alle scie chimiche negli ultimi anni non faccia parte di un complotto globale per indebolire la posizione degli scienziati rendendoli inaffidabili a grosse fette dell'opinione pubblica? E allora ripeto: a che pro continuare a gettarsi nelle congetture? Concentriamoci sui dati, e andiamo a vedere le questioni una per una.

(continua)

5 commenti:

Ryo ha detto...

FANTASTICO!!!!!

..Ma devo mettere in pausa e leggere stasera perché ora sono occupato..

Vedo finalmente che anche tu ti stai dando al debunking, benissimo!!

Ciao!!

la Volpe ha detto...

Hmm.. Debunking e' un termine che non mi piace perche' ormai e' associato, in positivo o in negativo, a una accezione morale. Io non scrivo per "smentire" le scie chimiche, bensi' per dare spiegazioni a cose che non devono stare in mezzo alla strada di chi cerca la verita'. Che poi siano discutibili anche le mie spiegazioni, ci sta. Ma sempre, sempre solo dialogando e confrontandosi.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

Interessante ma dire proprio che non si riesce a modificare il clima ne dubito....la Cina per le olimpiadi aveva detto che non ci si doveva preoccupare per le piogge "acide" (pedona il termine non proprio tecnico ma il concetto é che di fatto piovevano sostanze non proprio solo uguali all'H2O, se non ricordo male) e, avevo letto su Repubblica, ci sarebbero riusciti "sparando" alle nuvole, insomma spostandole o qualcosa di simile.

Cmq aspetto le altre due parti, commentare ora é ingiusto dato che non ho il quadro completo e rischio di fare affermazioni precipitose su questioni a cui magari avrai dato risposta nell prosieguo di questa "autointervista" :-)))

la Volpe ha detto...

si', intanto ti rispondo subito su questo: c'e' confusione sul termine "clima". per uno del campo come me il clima e' il "pattern" terrestre in uno spazio di tempo che va da 15 anni in su. quindi cambiare il TEMPO (inglese "weather", per intenderci) e' possibile, in zone e per periodi limitati (parliamo di ore) - per esempio ci sono modi (ben lontani dall'essere perfetti) per far piovere o far non-piovere tramite irrorazione chimica. cambiare il CLIMA e' anch'esso possibile, fondamentalmente tramite chimica (infatti l'immissione continua di CO2, secondo i modelli scientifici correnti, causa riscaldamento globale), ma si tratta di processi che devono durare anni e anni (tendenzialmente, DECINE di anni). c'e' poi da aggiungere, infine, che la maggior parte degli scienziati del campo sono assolutamente ostili alla stragrande maggioranza degli esperimenti di cosiddetta "geoingegneria" (motivo per cui quelli che sono contro le scie chimiche possono facilmente averli come alleati nel 90% delle battaglie, invece di pensarli "grandi nemici" alleati del "Male").

comunque continuero' nei prossimi giorni (ma non ora che sono ancora in ufficio e ci passero' buona parte della notte).

grazie per l'attenzione e soprattutto per le critiche!

Skarn86 ha detto...

Attendo con ansia il resto, per poi prescrivere la lettura ai miei amici appassionati di pseudoscienza, complotti, e acceleratori che creano buchi neri.

Questo non perchè il succitato dottore abbia la Verità nella sua capiente Tasca, ma semplicemente perchè lo conosco come persona onesta e seria e quello è attinente al suo campo.

 
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