mercoledì 25 maggio 2011

alleati probabili che si odiano inutilmente

Contrariamente a ciò che il Potere vorrebbe farci credere, non viviamo in un mondo liberista, né i governi organici al Sistema, di destra o di sinistra, si stanno adoperando per diminuire la presenza dello Stato nel regolamentare la vita dei cittadini. In realtà c'è un interventismo statale molto forte, pressante e in continua crescita – il fatto è che questo interventismo si muove a continua tutela delle classi privilegiate (si pensi ai soldi spesi per "salvare le banche" durante la crisi – una frazione di quei soldi basterebbe a risolvere crisi ecologiche o sfamare i poveri del mondo, ma per loro non c'è mai urgenza o necessità di azione).

La democrazia rappresentativa è stata svuotata dei suoi contenuti tramite il controllo dei partiti sulle istituzioni; a questo punto, il consociativismo fra partiti e soggetti forti (multinazionali, sindacati, banche, grandi capitali) ha fatto il resto, ricreando una società che punta a ritornare a un modello precedente a quello della Rivoluzione Francese, in cui il "popolo" o i "cittadini" costituiscono un nuovo Quarto Stato totalmente soggetto ai capricci e alle necessità del Sistema di autoconservarsi e dei Potenti di mantenerne il controllo.

Qui non si tratta più di un problema di destra o sinistra: il Capitalismo Consumista, come nota brillantemente il filosofo sloveno Slavoj Zizek, è riuscito a porsi in termini post-ideologici nonostante il fatto che sia una ideologia fortissima. In questo modo, esso si rappresenta come qualcosa di naturale e inevitabile, costringendo tutti gli attori politici, consapevolmente o meno, a elaborare soluzioni ai suoi problemi sempre lavorando dall'interno di esso; mentre abbiamo un disperato bisogno di uno sguardo da fuori, di una alternativa. Non ci sono motivi per cui uno strenuo difensore dell'ultraliberismo liberale e libertario debba disperarsi meno, per il modo in cui è governata e strutturata l'umanità, di un radicale di sinistra. Perché questo non è un mondo liberista, ma un mondo piagato da monopoli, lobby, patti di potere, in cui protezionismo e concorrenza sleale dominano ovunque, sempre per favorire i "soliti noti".

La differenza fra il pensatore progressista di sinistra e il pensatore liberale di destra, in questo senso, non è sui diritti fondamentali dell'uomo, ma sul modo di creare una alternativa. Il pensatore progressista di sinistra vuole cambiare la forma di controllo dello Stato sul Sistema (e non sui cittadini – perché lo Stato dovrebbero essere i cittadini – e qui sta la differenza fra la sinistra progressista, anche radicale, e la sinistra totalitaria); il pensatore liberale di destra vuole smantellare il più possibile il controllo dello Stato sul Sistema (tranne dove sia necessario per garantire i diritti fondamentali che precedono naturalmente, nel senso filosofico del termine, le libertà individuali).

Non ci vuole molto a capire che un mondo sinceramente liberista di destra, espresso in questi termini, sarebbe di gran lunga preferibile alla situazione attuale. E le mie posizioni socialiste radicali dovrebbero mettermi al di sopra di ogni sospetto quando faccio questa affermazione.

domenica 22 maggio 2011

Violenza su 13enne al parco, arrestato studente universitario

(da qui)

ENNA - Uno studente universitario nisseno è stato arrestato a Enna dagli uomini della Squadra mobile con l'accusa di avere violentato una ragazzina di 13 anni. La violenza è avvenuta ieri mattina alla villa comunale della Torre di Federico, a Enna. La ragazzina e un'amica avevano deciso di marinare la scuola e trascorrere la mattinata ai giardini pubblici. Avevano acquistato bevande alcoliche ed erano state raggiunte da due ventenni. Uno dei giovani si era allontanato quasi subito mentre F. B., 23 anni, di Caltanissetta, studente universitario a Enna, era rimasto con le ragazze, ormai evidentemente ubriache. La vittima era ormai in condizioni tali da non reggersi in piedi e il giovane, approfittando anche del fatto che all'ora di pranzo la villa era deserta, avrebbe cominciato un approccio sessuale abbastanza violento, al quale la tredicenne avrebbe reagito mentre l'amica guardava senza intervenire. Proprio a questo punto è arrivata la madre della vittima che, preoccupata per il ritardo della figlia, aveva contattato diverse compagne della ragazzina scoprendo che probabilmente era alla villa Torre Federico.

La donna ha trovato sua figlia stesa a terra, con il giovane che le aveva già abbassato i pantaloni e l'altra ragazza poco distante. F. B. vedendo sopraggiungere la donna è fuggito. La ragazza è stata portata all'ospedale Umberto I di Enna in ambulanza e qui è stato possibile ricostruire la vicenda. Gli uomini della Squadra mobile hanno rintracciato poco dopo lo studente che è stato portato in questura dove è stato riconosciuto dalla vittima e dalla madre di questa. Il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Enna con l'accusa di violenza sessuale aggravata su minore di 14 anni.

(21 maggio 2011)

venerdì 6 maggio 2011

Nasconde il coltello nella vagina: presa

TALLAHASSEE – Nella sua vagina aveva nascosto un coltello e alcune pillole. Protagonista della vicenda è una ventottenne della Florida, Gloria Esther Perez: nel suo corpo ‘custodiva’ droghe e piccole armi. A scoprirlo gli agenti che avevano preso in custodia la donna dopo una lite avvenuta a Fort Myers.

La donna, che pesa circa 81 chili, è stata accompagnata nell’ufficio del vice sceriffo, ed era molto nervosa: “Continuava a mettere le mani in tasca e vicino alle sue parti intime come se stesse cercando di nascondere qualcosa”, hanno raccontato gli agenti. Poco dopo è emerso che la donna era in possesso di centinaia di pillole per le quali non aveva alcuna prescrizione.

Successivamente, sono stati i medici del Gulf Coast Hospital ad accorgersi dell’oggetto contundente nascosto nella vagina. Gloria aveva anche un altro coltello nel suo corpo, nascosto in un rotolo di grasso nello stomaco.

Gli esami dei medici hanno poi evidenziato la presenza di una “bottiglia di pillole” nel suo grasso corporeo. Ora la giovane è in manette e la sua cauzione è di 25mila dollari. L’accusa a suo carico è possesso illegale di armi e stupefacenti.

giovedì 5 maggio 2011

Picchiano disabile e gli tatuano un insulto sulla fronte

OKLAHOMA CITY - Prima lo hanno preso a calci e pugni, poi gli hanno stampato in fronte un insulto: violentatore. E' successo a un disabile con difficoltà di apprendimento, il 18enne Stetson Johnson. Secondo gli aggressori, il disabile li avrebbe molestati, facendo loro delle avances. Così, dopo averlo malmenato, hanno tatuato a fuoco sulla sua fronte 'Rapest', tra l'altro con un errore di ortografia. Ora sulla sua testa, per coprire l'altro, è tatuato una sorta di codice a barre.

Le forze dell'ordine intanto hanno ritenuto “senza alcuna prova” la loro versione dell'approccio sessuale e i 4 responsabili sono nelle loro mani, in attesa di conoscere la condanna. Le due donne e i due uomini sono stati accusati inoltre di aver fulminato i genitali del disabile con una pistola shock prima di picchiarlo fino a farlo svenire con una mazza da baseball. Uno degli accusati ha raccontato alla polizia di aver colpito Johnson perchè aveva cercato di fare sesso con uno di loro. Ma gli investigatori non hanno trovato prove delle loro accuse. Il ragazzo ha raccontato di conoscere tutti e quattro, ma di non aver mai provato a disturbarli. Inoltre, mentre Johnson veniva tenuto fermo da tre degli aggressori, sul torace del ragazzo è stato scritto a fuoco “mi piacciono i ragazzi”. Poi gli aggressori hanno messo il disabile in macchina e l’hanno trasportato al Lago Eagle a Del City, dove è stato picchiato con una mazza da baseball: per una ferita in testa ha avuto bisogno di 18 punti di sutura. Johnson ha raccontato di essere rimasto senza coscienza e poi di aver cercato aiuto al suo risveglio.
 
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