lunedì 21 settembre 2009

Honduras, rientrato il presidente deposto: è nell'ambasciata brasiliana

TEGUCIGALPA - Manuel Zelaya, il presidente honduregno deposto tre mesi fa con un colpo di stato, è tornato in patria nonostante il mandato d'arresto spiccato dal nuovo governo nei suoi confronti. Per ore sul suo rientro si sono susseguite notizie contrastanti e smentite. Il leader venezuelano Hugo Chavez e mezzi di informazione vicini all'ex capo di Stato hanno annunciato che è tornato in patria nonostante nei suoi confronti penda un mandato di cattura e che si trova nella sede dell'Onu nella capitale Tegucigalpa. Poco dopo sono arrivate le smentite del presidente de facto Roberto Micheletti e della portavoce delle Nazioni Unite in Honduras Ana Elsy Mendoza. Successivamente la moglie di Zelaya, Xiomara Castro, ha detto che il marito è nell'ambasciata brasiliana: "Sta molto bene - ha aggiunto - è in perfette condizioni fisiche ed è pronto per cominciare il dialogo". La stessa ambasciata e il ministero degli Esteri del Brasile hanno confermato che l'ex presidente si è rifugiato nella sede diplomatica.

Già una volta Zelaya aveva rimesso piede entro i confini honduregni, tornando però velocemente sui suoi passi mentre la polizia sparava lacrimogeni contro i suoi sostenitori. Il presidente deposto dovrebbe parlare all'Onu dopodomani in rappresentanza del suo Paese.

"Sono qui, sono a Tegucigalpa, grazie a Dio, al popolo e alla comunità internazionale", ha detto Zelaya alla rete tv di Tegucigalpa 36. Chavez ha raccontato che "ha viaggiato per due giorni attraversando fiumi, montagne e rischiando la vita insieme a quattro uomini fidati, prima di arrivare a Tegucigalpa".

Da parte sua, Micheletti ha affermato che Zelaya "si trova nella suite di un hotel in Nicaragua" (dove è stato esiliato) e che le notizie secondo cui il suo predecessore è tornato a Tegucigalpa fanno parte del "terrorismo mediatico" di parte della stampa.

(21 settembre 2009)

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