martedì 30 giugno 2009

Scaricabile n°18

E' uscito il nuovo Scaricabile n°18! Correte a scaricarlo al sito di Scaricabile! Scaricabile: la rivista satirica più gratis di internet.

venerdì 26 giugno 2009

il giornale della follia

Dopo averci deliziato con l'articolo sui "musi gialli giapponesi", il Giornale si permette un'altra imbarazzante perla di cattivo gusto e totale mancanza di buon senso.

giovedì 25 giugno 2009

Calabria, cemento mangia-coste: un abuso edilizio ogni 150 metri

La Regione: 5210 edifici illegali sul mare su 700 chilometri di costa

REGGIO CALABRIA -
Dai palazzi condominiali alle villette, dalle seconde case ai residence. Ed ancora: i villaggi turistici, i lidi e i camping, i palazzotti costruiti su aree demaniali. La Calabria non è solo terra di ecomostri. La Calabria "è tutta un ecomostro". Lo dice uno studio della Regione sulla cementificazione dei suoi 700 chilometri di spiagge. Documento che restituisce una fotografia impietosa dello scempio, con un abuso censito per ogni 100-150 metri di costa. I casi individuati dagli esperti dell'assessorato all'Urbanistica sono 5'210.

Nella sola provincia di Cosenza sono stati rilevati 1156 abusi (il 22,19%), a Catanzaro 548 (il 10,52%), a Crotone 915 (il 17,56%), a Reggio 2093 (il 40,17%) e a Vibo 498 (il 9,56%). È anche stato possibile stabilire che, tra i casi individuati, 412 si trovano in aree per le quali il Piano d'Assetto Idrogeologico definisce "gravi condizioni di rischio idraulico". Per quanto riguarda i vincoli ambientali, "si riscontra che 54 casi individuati ricadono all'interno di Aree Marine Protette, 421 in Siti d'interesse comunitario e 130 nelle Zone a protezione speciale".

"Offese al territorio", vengono definite dal gruppo di lavoro che mette insieme docenti universitari, tecnici e giovani professionisti. E sono di tipo legale (ovvero legittimato dalla originaria inclusione nei Prg); di tipo legalizzato (cioè compreso in varianti e parzialmente sanato); e infine completamente illegale (in area demaniale, protetta e instabile). In certi casi si tratta, addirittura, di opere di proprietà pubblica come interi pezzi di lungomare. Ai fini dell'indagine sono state effettuate decine di migliaia di sopralluoghi, verifiche negli enti locali, agli uffici del catasto e del genio civile. Sono state realizzate schede dettagliate su "Costa Viola", "Costa dei Gelsomini", "Riviera dei Cedri" o "Area Grecanica". Nomi che evocano paradisi ambientali, ma che nei fatti sono segnate dalle ferite di decenni di incuria, di complicità, di connivenze. Documenti che rappresentano la sintesi delle speculazioni di imprenditori senza scrupoli, delle mafie del mattone e della cultura, diffusa, dell'illegalità "domestica".

Gli oltraggi sono presenti su spiagge e scogliere, non soltanto in contesti fortemente urbanizzati come Reggio Calabria, ma anche in zone di pregio e turisticamente note come l'area di Tropea, la costa di Scilla, la Locride, l'area di Soverato e, in particolare, l'area di Isola Capo Rizzuto e del Crotonese. Che, in larga parte, paradossalmente è vincolata come Riserva Marina Protetta ed area archeologica. In quest'ultima zona si addensa ben il 52% degli abusi illegali compresi in aree marine protette.

La Regione, attingendo ad un Accordo di Programma Quadro (Apq), finanziato con 5 milioni di euro dallo Stato, ha già deliberato l'abbattimento di 9 ecomostri. Ma non è sempre semplice. I proprietari fanno ricorsi, si appellano ai mille cavilli della legge, hanno frotte di legali pronti a brandire il codice. L'assessore regionale Michelangelo Tripodi si dice, comunque, determinato: "Ora abbiamo una fotografia precisa dello scempio. Butteremo giù tutto quello che è possibile, dimostrando come l'abuso non paghi e che in Calabria sta crescendo il senso della legalità e dell'ambiente". Poi: "Non consentiremo più che certe cose avvengano tanto che elaboreremo una specifica Carta dei Vincoli". Infine, "cercheremo di risanare i guasti". Tripodi afferma che un ruolo importante lo giocheranno i Comuni: "La Regione ci mette i fondi, ma gli enti locali dovranno attivarsi con i propri piani di risanamento". Per il presidente regionale di Legambiente, Antonino Morabito, "ora bisogna essere conseguenti". Servono, insomma, "tempi rapidi nelle demolizioni e, altrettanto, per le fasi di risanamento. Servono le regole e chi le faccia rispettare".

(Giuseppe Baldessarro, 25 giugno 2009, "la Repubblica Online")

mercoledì 24 giugno 2009

martedì 23 giugno 2009

Cocaina nei locali, trenta arresti a Firenze

FIRENZE. Una trentina di ordinanze di custodia cautelare - fra carcere e domiciliari - e quattro locali chiusi. E' l'esito di un'inchiesta della procura di Firenze, condotta dalla squadra mobile, sullo spaccio e il consumo di droga, soprattutto cocaina, in locali notturni, "frequentati - spiega una nota - da persone della 'Firenze bene'". I locali chiusi sono lo "Yab Yum", il "Colle Bereto", il "Peperoncino" e il "Full up".

In base a quanto emerso dalle indagini, "i gestori dei locali - continua la nota della questura - con il coinvolgimento di personale dello staff, prendevano accordi telefonici con gli spacciatori, che provvedevano alle consegne nelle aree esterne o all'interno degli stessi locali. Il consumo di cocaina nei privè è stato documentato dalle telecamere".

Stanotte, un'operazione, denominata 'Notti bianche', ha portato alla chiusura di quattro locali e "ad oltre trenta arresti e cinquantadue perquisizioni in abitazioni, locali notturni e studi professionali". Dalle indagini, con pedinamenti ed intercettazioni telefoniche, "è stato accertato - conclude la nota - che i locali rappresentavano in alcuni casi l'elemento di congiunzione tra spacciatori e consumatori di droga. Lo stupefacente ceduto nella maggior parte dei casi era cocaina, con consegne fino a oltre 300 grammi".

Il fenomeno era così diffuso e "normale" da essere diventato una sorta di etichetta promozionale per i locali stessi. Sono stati segnalati anche undici consumatori tra cui un avvocato, un architetto, un dentista. Non sono stati trovati minorenni a consumare. Le indagini sono durate oltre un anno con pedinamenti, foto e filmati. Sono state effettuate 48 perquisizioni: spesso nelle abitazioni dei titolari avenivano festini a base di droga. I locali sono stati chiusi con sequestro penale.

(la Repubblica - Firenze, 23 giugno 2009)

sabato 20 giugno 2009

Ragazza uccisa a Teheran durante gli scontri con la polizia

Pedofilia online: 14 arrestati, 253 indagati

CATANIA - Potrebbe essere il più grande blitz contro la pedofilia online compiuta sinora in Italia. E i numeri della maxioperazione denominata 'Smasher' dagli investigatori, parlano chiaro: quattordici persone arrestate, 253 indagate e oltre 300 perquisizioni, per contrastare l'acquisto su internet e la detenzione di materiale pedo-pornografico. I magistrati: "Immagini aberranti e ripugnanti",

Le indagini e le persone coinvolte. Le indagini, condotte dal compartimento della Sicilia della polizia postale e coordinate dal procuratore aggiunto di Catania Marisa Scavo e dal sostituto Antonella Barrera, hanno visto gli investigatori impegnati in quasi tutte le regioni italiane. Intervistato da Skytg24, il vicequestore aggiunto della polizia Marcello La Bella ha specificato che le città coinvolte nelle perquisizioni sono 68 e che le regioni con il maggior numero di interventi sono state il Lazio e la Lombardia. Le persone coinvolte nell'inchiesta hanno tra i 20 e i cinquant'anni. "Si tratta di appartenenti alla media borghesia - ha detto La Bella - ma anche di operai e impiegati".

Il materiale.
I quattordici arrestati sono stati trovati in possesso di video particolarmente violenti e cruenti di pornografia infantile. Parte delle immagini erano state scaricate da un sito internet per pedofili il cui server è in Germania, più esattamente in Baviera. Vi si accedeva gratuitamente ma con una password. Dopo la segnalazione dei colleghi italiani la polizia baverese ha 'congelato' i file del server accertando che, sui filmati a contenuto pedopornografico, avevano avuto accesso gli utenti di provider di 99 Paesi nel mondo.

Le perquisizioni. I fermi sono stati effettuati in flagranza di reato dopo che la polizia postale ha compiuto le oltre 300 perquisizioni. Tra i destinatari dei provvedimenti cautelari anche due palermitani, entrambi commercianti informatici, di 45 e 31 anni: la polizia postale ha controllato i computer dei due negozi, rinvenendo il materiale pedopornografico. Nella rete degli investigatori è finito anche un instruttore di nuoto di bambini: nel suo pc c'erano video ripresi con una telecamera piazzata negli spogliatoi.

Il ruolo dell'Italia. L'ipotesi, avanzata dal responsabile della divisione investigativa del dipartimento centrale della Polizia postale, Diego Buso, è che "almeno uno degli arrestati abbia prodotto in Italia dei filmati con contenuti pedopornografici". "Se in alcune immagini ci sono degli sfondi che riconducono all'Italia - spiega Buso - o si sentono come sottofondo musiche di artisti italiani è lecito avere dei sospetti, che dobbiamo adesso verificare. Per questo occorrerà un ulteriore sforzo".

Documenti "ripugnanti".
Durante l'operazione la polizia postale ha sequestrato 150 mila file e 40 mila supporti con immagini pedopornografiche che il procuratore capo di Catania, Vincenzo D'Agata, ha definito "ripugnanti". Per il questore Domenico Pinzello sono "filmati aberranti con un livello di violenza che sbalordisce sopratutto chi è genitore". Le investigazioni sono state compiute con il coordinamento del Centro nazionale di contrasto alla pedo-pornografia on-line (Cncpo) di Roma e la collaborazione della polizia federale tedesca.

("la Repubblica", 20 giugno 2009)

venerdì 19 giugno 2009

Ghedini chiarisce le cose

"Qualsiasi ricostruzione si possa ipotizzare, ancorché fossero vere le indicazioni di questa ragazza e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l'utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile."

(Ghedini ci spiega che Silvio Berlusconi non è perseguibile per l'eventuale "uso" delle ragazze dell'inchiesta di Bari)

(PS: Grazie a Ivan per la segnalazione)

mercoledì 17 giugno 2009

Finanzieri stuprano prostituta e poi fuggono con l'auto di servizio

di Massimo Pisa

MILANO - Hanno accostato con la pattuglia di servizio. Un normale controllo antiprostituzione, all’apparenza, uno dei tanti previsti dalle ordinanze del Comune. Il cliente, impaurito, ha fatto scendere la ragazza, ha messo in moto ed è sgommato via. Lei, romena, una ventina d’anni, davanti ai due uomini in divisa grigia e basco verde era pronta a recitare la solita formula: «Non ho documenti, non ho un fidanzato, qui si lavora poco, la multa non so come pagarla». Invece di vedersi recapitato il verbale da 450 euro, la lucciola è stata invitata a seguire il capopattuglia in auto. Qui è stata costretta a un rapporto orale, poi ancora a un rapporto completo mentre l’autista, fuori, voltava lo sguardo da un’altra parte.

Adesso i due militari di 25 e 30 anni, del gruppo pronto impiego della guardia di finanza, sono indagati per violenza sessuale. Ore 2 di lunedì notte, viale De Gasperi, oltre la circonvallazione esterna. Tra le viuzze laterali dello stradone che porta all’i mbocco dell’Autolaghi e dell’A4 c’è la solita attività notturna di prostitute e clienti. La Fiat Bravo blu notte con bande laterali verde e gialla punta i fari su un’auto in sosta isolata. Dal finto controllo all’aggressione della lucciola, è un attimo. Lo stupro si consuma in meno di mezz’ora. La ragazza è scossa, si produce in un pianto ininterrotto, disperato. L’autista della pattuglia, racconterà più tardi la ragazza alla polizia, le si avvicina senza dire nulla e senza saper bene se per consolarla o filar via in fretta. Quando la pattuglia delle Fiamme gialle rimette in moto, ci sono un paio di compagne di marciapiede attorno alla ragazza. Raccolgono i suoi singhiozzi. Una di loro prende la targa della pattuglia e fa il 113.

Agli agenti delle volanti la ragazza fa un racconto dettagliato, lucido, prima di essere portata al soccorso violenze sessuali della Mangiagalli per le visite di rito, il tampone e il referto. I due finanzieri vengono portati in questura di prima mattina, la loro auto parcheggiata nel piazzale e a disposizione della scientifica per i rilievi. Dopo qualche titubanza, il graduato e il sottufficiale ammettono: «Abbiamo fatto una cazzata».

La loro posizione, tralasciati gli ovvi imbarazzi di Questura e comando provinciale della Gdf, è delicatissima. I due militari rischiano, oltre al fermo per stupro, la contestazione di un’altra mezza dozzina di reati. Tra questi il peculato, l’omissione di atti d’ufficio, l’abuso di potere e l’abbandono di posto, che da solo comporta una pena fino a tre anni di carcere. Oltre a uno scontato provvedimento disciplinare — e la «piena collaborazione» con la magistratura, fanno sapere i vertici milanesi delle Fiamme gialle — e a un possibile approfondimento d’indagini per verificare se i due militari avessero già commesso violenze in passato.

("la Repubblica - Milano", 16 giugno 2009)

lunedì 15 giugno 2009

ScaricaBile numero 17

Scaricabile numero 17 è scaricabile gratuitamente al sito di Scaricabile...

Buona lettura!

giovedì 11 giugno 2009

un'opposizione indegna di questo nome

Tutti noi sappiamo che pochi mesi fa è stata modificata la legge elettorale delle Europee in Italia. In tale legge, lo sappiamo bene, è stato previsto uno sbarramento elettorale del 4% per poter entrare nell'Europarlamento. Si tratta di una norma sostanzialmente giusta: nonostante il mio dispiacere personale, non posso non concordare con chi afferma che un partito sotto il 4% non può lamentarsi per essere rimasto fuori dai giochi, specie quando si è avuta una astensione del 35%.

C'è però un altro aspetto da considerare, in questa legge, un aspetto che si tende a dimenticare: i rimborsi elettorali. La legge ha infatti cancellato i rimborsi elettorali per tutti i partiti che non hanno raggiunto la soglia del 4%. Ancora una volta, potrei essere d'accordo con la norma; eppure, questa legge ha una sgradevole, naueseabonda coda. Una norma del genere può essere giustificata dalla necessità di far risparmiare denaro pubblico, soldi dei cittadini. Ma questo non è il caso: infatti, la cifra prevista resta esattamente la stessa, semplicemente la parte in più che si risparmierebbe per i partiti che non han raggiunto il 4% verrà distribuita fra i partiti che l'hanno fatto.

Ho denunciato più volte il tentativo del PD di appellarsi al voto utile e di costruire un sistema bipartitico; ora mi tocca criticare, oltre al PD che almeno resta coerente ed esplicito a riguardo, l'Italia dei Valori, che ha votato a favore della legge e si è quindi votata un provvedimento per rubare agli italiani soldi che potevano essere risparmiati e a cui non aveva diritto. O, come penso io, per toglierli a partiti di sinistra che è anche nell'interesse di Di Pietro scompaiano nel nulla - in modo da imporre agli elettori di sinistra una sorta di ricatto in scala più piccola di quello sul "voto utile" fatto dal PD.

Detto questo, passiamo a una sgradevole notizia di oggi. L'opposizione aveva ottenuto il voto segreto alla Camera sulle intercettazioni telefoniche nella speranza che dei franchi tiratori della maggioranza affossassero il provvedimento. Purtroppo non è stato così: non solo nessun franco tiratore nella maggioranza, ma invece, approfittandosi del voto segreto, 20 deputati dell'opposizione hanno votato "sì" al decreto sulle intercettazioni. Non si conoscono i nomi di questi vergognosi figuri, ma posso personalmente scommettere su Rutelli, già distintosi per il suo comportamento schifoso nel caso Genchi.

Questa è l'opposizione che abbiamo.

martedì 9 giugno 2009

Storici inglesi sull'ondata nera alle europee

Eric Hobsbawm

Author of The Age of Extremes: The Short Twentieth Century (1914-1991), among others

It is not the threat from the extreme right that is the most striking characteristic of these elections, though clearly there is a shift to the right, and centre-right governments are likely to make more concessions to the far right. The real story is the crisis of the left .

We have been here before, in the 1930s when the net effect of the Depression was to strengthen the right and nullify the left - Labour was reduced to 50 MPs in 1931. The left rose again, but I am not optimistic about it being able to do so this time. Social democratic parties across Europe are in decline. That decline is not as dramatic as the communists a generation ago, but it is still marked. The European left relied on a working class that no longer exists in its old form, and in order to recover it will need to find a new constituency. That may be hard.

The left is in trouble everywhere: Labour in the UK, the French socialists, the Italian democrats. The Spanish socialists, one of the few leftwing parties to gain in recent years, have also slipped. The SPD in Germany are not doing as badly as expected, but they are down to around 20%, and these losses are not compensated by the votes for the New Left party. We have seen the demoralisation of the French left and a degree of disintegration of the left in Germany. Social democrats will need a new vision as well as a new constituency.

David Kynaston

Research fellow at Kingston University and author of Austerity Britain

As Nadezhda Mandelstam, wife of Russian poet Osip Mandelstam, said of Stalinism in her book Hope Against Hope, "Don't think it can't happen to you." There are definite parallels between Germany in the prewar years and now, most obviously the economic crisis that sparked mass unemployment. The Wall Street Crash took place in 1929 but it wasn't until January 1933 that Hitler became chancellor of Germany; I would suggest that we are a long way from seeing the worst of our own economic crisis and if we date the start as being September 2008 then we still have a while to go in which the far right could gain a stronghold.

More worryingly, the recession has been accompanied by a rise in populism and a loss of faith in democratic politics; the sort of people who, a generation ago, did not used to be cynical about politics now are. Worse still, people are not just indifferent to politics, they are ignorant about it: the level of hostility to intellectualism in this country is deeply depressing.

The BNP is a different animal to Ukip. Ukip can at least make a defensible democratic case for itself; we were promised a referendum on Europe and we haven't been given one - almost certainly because it would be lost. There is something far more sinister about the BNP because it is an overtly racist party. This is a problem because liberal democracies are not good at dealing with extremism.

Somehow we need to find a way of exposing the BNP, while stopping it from manipulating the system to its advantage. It would help here if politicians from the main parties were more honest and treated the electorate like adults. It is clear from the budget forecasts that the country is basically bust, yet the Labour party carries on its "yah boo" politics of claiming it is not going to cut any public services while the Conservatives have fudged the whole issue on what they intend to do. Both stances are patronising and unsustainable. The public knows the country is bust and there are hard choices to make: it's time the main parties allowed us to join in a grown-up debate about them.

Norman Davies

Supernumerary fellow at Wolfson College, Oxford, and fellow of the British Academy

Any comparisons with 1920s Germany are completely overstated. Fascism grew out of the crushing military defeat in which millions of Germans were killed and the moral humiliation of the Treaty of Versailles which held that Germany alone was responsible for the first world war. This was tantamount to saying that German families, who had done exactly the same as the British and Americans in sending their conscripted sons to fight, had killed their own children and was the catalyst for anti-Jewish conspiracy theories and the emergence of a far-right nationalist movement. Economic depression on its own would not have allowed fascism to flourish.

That does not mean we should be relaxed about the rise of the BNP. While Ukip thrives on the notion that the EU is the new Third Reich, the BNP is much more Anglo-centric; it wants to reclaim an imagined Albion dominated by white nationals. It is a party that is actually misnamed, for its essence is the English National party and, with the collapse of the Labour vote in Scotland giving the SNP an overwhelming majority, the break-up of the United Kingdom must be a possibility.

The BNP also has more natural allies among the far right in Europe - the Dutch Freedom party and the French National Front in particular - than Ukip. However, it is worth remembering that the one thing on which you can rely is that far-right parties will fall out with each other, so they are unlikely to form a mass European movement.

What we do need to be concerned about is David Cameron's current flirtation with the Polish rightwing Law and Justice party, led by Jaroslaw and Lech Kaczynski. Up until now the British media has been giving the Kaczynski brothers far too easy a time. The brothers, totally lacking in ideology, are falling over themselves with joy at being courted by the Conservatives. They are manipulative politicians with no scruples. In the past they have boycotted state TV, restricting their appearances to Radju Marija - the station belonging to an extreme Catholic nationalist group - and have repeatedly tried to smear centrist politicians and have even claimed that Lech Walesa was a Soviet agent. It's too simplistic to call them merely far-right - homophobia and anti-Semitism aren't nearly as much of a problem in Poland as is often claimed - but they do hold the communist-era assumption that Germany is plotting to take over Poland again. Fundamentally, they are anti-liberal and determined to do down democracy. Cameron will definitely come off badly if he gets too close to them.

David Stevenson

Professor of international history at the LSE; author of The Penguin History of the First World war

The election of two BNP MEPs is a very depressing development. But in some ways the surprising thing is that their support hasn't gone up more. The recession, the influx of immigration and the fact that all the mainstream parties are tarred with the same brush in the expenses scandal should work in their favour.

The parallel I would make is not with the rise of fascism in the 1930s but with the success of Jean-Marie Le Pen in France in the 1980s. He made his breakthrough in areas where the French communist party had been strong. As the communists collapsed, Le Pen's Front National came in and took over. Now, in the UK, a portion of the vote that traditionally went to the Labour party has gone to the BNP. When Nick Griffin talks about the country being full and immigrants taking British jobs, he strikes a chord.

The BNP is different in style and structure from fascism in the 1930s. Clad in uniforms, fascists then organised themselves in paramilitary groups; they marched and engaged in street fighting. Far-right parties still have their bully boys, but there are fewer of them, though the danger is that they will multiply.

Even more worrying, though, is what will happen in other parts of Europe. The far right did badly in France and Germany, but areas of concern are Hungary and the Baltic states. Then there is the whole question of Italy. Berlusconi has strengthened his support and is a threat to civil liberties. He controls the media, and the left are weak and powerless against him. He is not far-right in the sense that Hitler was far-right, but he is a threat to democracy. Italy has become a western-European equivalent of the sort of guided democracy you get in Russia.

There are many worrying developments across Europe, and a number of different phenomena we need to be aware of. It is wrong to expect that an economic depression will help the left. It didn't in the 1930s, nor in the 1870s and 80s, when the radical, populist right was born. It seems that in periods of economic uncertainty, people look to authoritarianism rather than democracy.

il falso socialismo europeo & la nuova xenofobia criptofascista

Se una crisi scatenata da politiche di centro-destra risulta nella più grande vittoria del centro-destra in Europa, c'è qualcosa che non va.

Se le colpe di multinazionali e lobbies producono non voti di sinistra estrema ma voti fascisti, c'è qualcosa che non va.

Se i partiti pseudo-socialisti non hanno alcuna alternativa da offrire a un modello economico che è palesemente al collasso, c'è qualcosa che non va.

Ora spero che sia chiaro a tutti che è tutta l'Europa ad avere imboccato una strada terrificante, una strada che ricorda, mutatis mutandis, quella percorsa circa 100 anni fa.

Non si prevedono guerre mondiali, ma prepariamoci ad una lenta, inesorabile disgregazione.

Perché anche le vittorie delle sinistre resteranno dei palliativi dalla durata sempre più breve, se tutto ciò in cui si tradurranno saranno politiche capitaliste uguali a quelle della destra, con in più matrimoni omosessuali - una conquista di civiltà, certo, che però non può compensare una totale assenza di un disegno politico alternativo, l'incapacità di affrontare i prolemi reali quale l'immigrazione e l'erosione dei diritti sindacali, la forza di prendere decisioni coraggiose, curiosamente definite "impopolari" da coloro che non vogliono, per il loro meschino interesse egoistico, che vengano prese.

Qui si fa l'Europa o si muore nel tentativo. Io non resto seduto, con espressione snob e vagamente disgustata, mentre il Titanic crolla nell'abisso.

sabato 6 giugno 2009

appello per il voto inutile

Se non vuoi giochi di coalizione, se non vuoi una pluralità di partiti (il che non vuol dire averne un numero spropositato) allora non sei per la democrazia, tanto vale dare in mano a un solo uomo (nemmeno a un solo partito, cacchio, solo a Berlusconi) tutto il potere.
- mar

Ho scelto di partire da queste parole di mar, un commentatore indipendente, per introdurre l'argomento che ho intenzione di toccare: il voto inutile. Scrivere su questo argomento è molto difficile, in quanto si tratta di affrontare la cosa da un lato razionale, da un lato emotivo e facendo un po' di speculazione politica senza perdersi nella paranoia. Non proprio facile.

Il mio è un appello al voto inutile in quanto il voto utile non è davvero "voto utile". Naturalmente non mi sto riferendo al Voto Utile con le maiuscole, bensì al caso specifico di oggi e domani. Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando dell'ennesima campagna di lotta del PD e di Repubblica non indirizzata a una politica intelligente, per esempio per strappare il voto operaio alla Lega, bensì a picchiare i propri potenziali alleati e partiti di sinistra.

La stupidità dei partiti di sinistra radicale non è in discussione: dividersi in continuazione e non rendersi conto del fatto che il comunismo è clinicamente morto sono peccati gravissimi; ma questo non toglie che le argomentazioni usate da esponenti PD e da Repubblica siano assurde, specialmente adesso che stiamo parlando di elezioni europee.

Se anche (poniamo caso) il PD fosse il primo partito, sopra al PDL, domani, che conseguenza avrebbe sulla politica interna? Non è un voto per governare in Italia. Le conseguenze sarebbero esattamente le stesse se la somma dei partiti di sinistra superasse il PDL più la Lega.

La campagna per il "sì" al referendum rappresenta un altro esempio di questa strategia di indebolimento della volontà popolare. Avere una legge che in Italia consentirebbe a un partito col 25% dei voti di avere il 55% del Parlamento in mano è semplicemente abominevole e fascistoide. Ancora di più perché fa parte di una chiara strategia dei vertici PD di distruggere ogni possibile alternativa a sinistra. Ma chi è contro le alternative è un fascista. Le alternative devono esserci sia al governo sia all'opposizione; due partiti non sono sufficienti a creare un sistema di alternative bilanciato, specialmente nella già partitocratica e ultraclientelare Italia. Per avere prova di questo basta andare negli USA, dove la politica a Washington passa nelle mani di personaggi prodotti dalle lobby, che ospitano in egual misura democratici e repubblicani, che lavorano nelle stesse istituzioni private e passano i tre quarti del tempo a votare (in maniera squisitamente bipartisan) leggi che riguardano i benefici delle compagnie e delle lobby di cui sono espressione, e si dividono solo quando si parla di matrimoni gay. Persino sulla chiusura di Guantanamo, il Senato ha votato compatto CONTRO la proposta di Obama di chiuderla: tutti i repubblicani e tutti i demcratici (tranne 6 senatori).

Un voto al PD oggi, un sì al referendum domani, sono un voto all'inciucio; un voto per metterci nelle mani di due padroni, PD e PDL, che faranno il bello e il cattivo tempo e non avranno nessuna alternativa, perché non ci sarà nessun modo di chiedere loro il conto di ciò che fanno.

Anni e anni di "desiderio di un uomo forte" e di Berlusconi ci stanno assuefando a un andamento "leaderista" che è l'anticamera della dittatura: e anche l'elezione del "carismatico" Obama e l'entusiasmo che lo accompagna è un altro segno di questi tempi malati. Il politico non è un calciatore o un musicista rock da idolatrare: idolatriamo forse il macellaio che ci vende la carne o il cameriere che ci serve al ristorante? Lo rispettiamo ed esigiamo rispetto a nostra volta, e cambiamo macellaio o ristorante se capiamo che non ci sta servendo a dovere - ma idolatrarlo, che senso ha?

Il PD chiede il voto utile perché vuole uccidere il voto di protesta. Come se fosse sbagliato manifestare il proprio dissenso verso una politica che non ci soddisfa, col "ricatto morale" di dire: se non votate noi, date il potere a Berlusconi. Questo soprattutto oggi, con un voto che non ha alcun impatto sul Parlamento italiano, è spaventosamente falso. Facciamogli vedere che non ci lasciamo prendere in giro.

Olanda: trionfo xenofobo

Le elezioni europee cominciano al meglio con l'Olanda, prova provata della mia tesi: che si sia ormai al 1925 o 1926, e c'è da sperare che sia così e che non siamo invece al 270 dopo Cristo. Il Partito della Libertà, fatto di estremisti di destra antieuropeisti, xenofobi e antislamici, raggiunge il 17% e diventa secondo partito d'Olanda, un paese in cui l'astensionismo ha raggiunto la favolosa cifra del 65% e fino alla scorsa settimana secondo i sondaggi metà del paese non sapeva che ci fossero le elezioni europee.

Tutto procede per il meglio: la sinistra laburista perde oltre metà dei voti scendendo al minimo storico dell'11%, confermando il fatto che questo mondo non è più adatto alle sinistre per finta pavide e compromesse. A questa Europa serve una sinistra nuova, una sinistra internazionalista e combattiva che ancora non esiste e che forse non esisterà mai.

Buona notte, Europa.

venerdì 5 giugno 2009

le foto di papi appaiono su el pais






Tre delle foto di Silvio Berlusconi a Villa Certosa, pubblicate da El Paìs.
Domani faranno il giro d'Italia.

Grazie a Jonathan Grass per la segnalazione.

giovedì 4 giugno 2009

allorismo (sostantivo maschile)

l'Italietta appesa al pallone

Silvio Berlusconi: "Questa stagione l'abbiamo persa perché in certe partite, negli ultimi minuti, non abbiamo adottato la tattica che io consigliavo da ex presidente. Invece l'abbiamo applicata nell'ultima partita contro la Fiorentina, che abbiamo vinto e che è stata decisiva per la Champions".

Cacciato a pedate Ancelotti, Berlusconi si assume tutti i meriti della partita salva-stagione contro la Fiorentina e si rifiuta di parlare di Kakà prima di lunedì, probabilmente perchè l'ha già venduto e ha paura di un contraccolpo elettorale...

Insomma, più che a Noemi, alla corruzione di un avvocato per testimoniare il falso in un processo o l'uso di aerei di stato per portare donnine e cantanti alla sua villa privata in Sardegna, dobbiamo aggrapparci alla speranza che il popolo milanista sia stufo del premier...

Povera Italia...

lunedì 1 giugno 2009

Otto anni per buttare la spazzatura

Palermo è invasa dai rifiuti da una decina di giorni a causa della agitazione indetta dai lavoratori dell'AMIA, l'Azienda Municipalizzata che si occupa della raccolta.

Il Prefetto di Palermo ha dichiarato di non poter precettare i lavoratori perché non stanno scioperando: "sono sprovvisti delle dotazioni indispensabili per lavorare". I lavoratori non fanno straordinari e si rifiutano di salire sui mezzi giudicati non sicuri. La metà dei mezzi per la raccolta è ferma per avarie.

L'AMIA, gestita dal Comune, ha un passivo di 150 milioni di euro ed è sull'orlo del fallimento.

In tutta questa situazione, Silvio Berlusconi sa a chi dare la colpa: la colpa è del precedente sindaco Leoluca Orlando, del centrosinistra, che ha governato la città dal dicembre del 1993 al dicembre del 2000.

Diego Cammarata, che governa Palermo senza interruzione dal dicembre del 2001, cioè da quasi otto anni, non è ancora riuscito a portare fuori la spazzatura.
 
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