sabato 15 gennaio 2011

il Marchionne del Grillo



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Vittorio Zucconi, ieri su Repubblica, ha scritto:

"Mentre scrivo questa nota, e non conosco ancora i risultati del referendum dunque proprio per questo scrivo, leggo sbigottito le affermazioni di personaggi come Sacconi, ministro della Repubblica Italiana (cioè tutti noi, elettori suoi o no) e non amministratore o azionista della Fiat, che fa propaganda per il “sì” come se fosse in ballo la sua elezione. Se l’Italia avesse un governo, anzichè questa banda di mezzetacche, di dilettanti, di azzeccarbugli e di mentecatti che recitano la commedia mentre il Caro Leader trascorre il proprio tempo a farsi intervistare dai propri dipendenti e a mandare messaggi ai propri tifosi per spiegare che cosa ci facesse a casa sua più volte una povera minorenne straniera senza documenti in cerca di marchette nel mondo dello spettacolo, forse vedremmo il governo medesimo adoperarsi, con sindacati, azienda, amministratori per cercare una soluzione che, senza buttare altri soldi pubblici nelle tasche dei privati come avvenne nel caso di Alitruffa e della stessa Fiat in passato, riducesse con strumenti fiscali, incentivi a costo zero, richiami politici, le contraddizioni fra costo del lavoro (attenzione, ripeto, non i “salari”, ma costo del lavoro che è cosa diversa) l’occupazione, il profitto (senza il quale non c’è impresa), la produttività, la competitività. Qualunque esito abbia questa consultazione con la pistola alla tempia fra i dipendenti della Fiat, il solo risultato certo è che l’ormai tragico, neppure più ridicolo, governo Bossi-Berlusoni-Bunga ha perduto un’altra occasione per fare quello per cui lo paghiamo, governare nell’interesse del massimo numero di cittadini possibile.

Marchionne fa il Marchionne. Gli Agnelli/Elkann fanno gli Agnelli/Elkann. I sindacati bianchi fanno i sindacati bianchi. I sindacati rossi fanno i sindacati rossi e magari tutti sbagliano. Il governo non fa nulla, di fronte a un evento che non cambierà soltanto l’avvenire della Fiat, ma della storia della società italiana. Nulla. Quale altro dovrebbe essere il compito di un governo se non quello di cercare di governare situazioni come questa della Fiat?

Che sta facendo quella Lega Nord che si atteggia a nuova protettrice e garante dei lavoratori traditi dalla sinistra? Su quale Piemonte vuole governare quel Cota eletto soltanto grazie allo sbriciolamento e allo spreco dei voti altrui? Mettere tariffe doganali sulle importazioni (cose che non potrebbe neppure fare) e trasformare la Fiat in una fabbrica neo sovietica, dove si produce qualsiasi rottame, tanto costa poco ed è autarchico?"

2 commenti:

ventopiumoso ha detto...

sai bene come la penso. sconfitta disastrosa. non resta che sperare, come ho letto in un altro blog, che ad azione segua reazione uguale e contraria. ma ora, non fra trent'anni.

quanti italiani si saranno resi conto di ciò che questo voto significa?

il Russo ha detto...

Non conosco i sindacati bianchi, ma lbasta vedere una scheda fac-simile del referendum-ricatto di ieri per capire quali sono quelli gialli...

 
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