mercoledì 12 gennaio 2011

morti in carcere: il 2011 si apre a Livorno

(da qui)

Yuri Attinà, 28 anni, è morto mercoledì in una cella delle Sughere, colpito da un malore. L'esame medico per chiarire le cause del decesso. Intanto protestano i membri del comitato "Verità per Yuri".

Sarà eseguita oggi l'autopsia sul corpo di Yuri Attinà, il detenuto livornese di 28 anni morto mercoledì in una cella del carcere delle Sughere di Livorno. L'esame medico legale, che sarà eseguito dal dottor Luigi Papi, servirà a chiarire le cause del decesso del giovane. Secondo i primi accertamenti Attinà sarebbe stato colpito da un malore che gli è stato fatale.

Il sostituto procuratore di Livorno Massimo Mannucci ha aperto un fascicolo contro ignoti, funzionale all'esecuzione dell'autopsia. All'esame medico dovrebbe partecipare anche il consulente di parte nominato dal legale che rappresenta la sorella e la nipote del detenuto ventottenne.

Il garante dei detenuti di Livorno Marco Solimano ha visitato il carcere livornese e ha consultato ampia documentazione sull'episodio della morte di Attinà. Oggi, invece, previsto un presidio di protesta davanti all'ingresso del carcere: a organizzarlo un comitato, battezzato "Verita' per Yuri", "per gridare verità per Yuri - si legge in una nota - e per non lasciare che un'altra morte venga bollata e insabbiata con false e retoriche frasi di circostanza". Le Sughere, aggiunge il comunicato, sono "un carcere diventato da record per decessi e "suicidi". Negli ultimi 10 anni sono stati 20 i morti: una carneficina. Rimane un dato di fatto - conclude il comitato - Di carcere si muore e questo è a prescindere un altro omicidio di Stato. Uno Stato che non sa tutelare chi finisce in prigione con l'aggravante di dubbi e omissioni".

(07 gennaio 2011)

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