venerdì 14 gennaio 2011

Travolto dalla gru e intrappolato nel nastro: due morti sul lavoro in poche ore

Due quarantenni perdono la vita sul loro posto di lavoro nel giro di poche ore. Uno a Medicina, in provincia di Bologna, l'altro a San Clemente (Rimini).


(da qui)

La prima vittima, è un carpentiere di 40 anni, P.L., originario di Brescia che stava lavorando in un cantiere, in via Fasanina, dove si sta costruendo una palazzina di quattro piani. L'incidente è avvenuto intorno alle 8.30: secondo una prima ricostruzione gli operai stavano versando calcestruzzo nelle fondamenta con una pompa erogatrice, collegata a un camion. Il mezzo però a un certo punto si è spostato, o perché il terreno ha ceduto o perché i perni sono venuti meno. Lo spostamento del camion (probabilmente, come comunicano i Carabinieri, perché il terreno ha ceduto) ha fatto muovere la pompa, che ha colpito l'uomo. Lascia un bimbo di due anni.

L'altra tragedia è avvenuta nel riminese dove un operaio, Pasquale Amatrice, ha perso la vita mentre era al lavoro nel reparto materie prime della Ceramica del Conca, a San Clemente. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo, sposato e padre di due figli, stava maneggiando un nastro trasportatore, probabilmente per una manutenzione (il ciclo produttivo in questo momento è infatti fermo), e per motivi in corso d'accertamento sarebbe rimasto impigliato nel nastro stesso, che l'ha stritolato. Le lesioni mortali sono probabilmente dovute ad una profonda lesione alla gola e ad un grave trauma alla base del cranio.

Su richiesta della Procura della Repubblica, che conduce l'inchiesta, è stato posto sotto sequestro parte dello stabilimento. Così come sono stati posti i sigilli al cantiere di via Fasanina.

Entrato in azienda nel 2001, Pasquale Amatrice, originario di Ercolano, secondo l'azienda era "formato ed esperto". La Ceramica del Conca si è detta anche "vicina alla famiglia, alla quale manifesta la massima partecipazione e disponibilità".

Si indaga anche sulla cause dell'incidente nel cantiere di Medicina. La vittima è caduta a terra, colpita al volto. La morte è stata immediata. Secondo le prime informazioni raccolte dai carabinieri, l'uomo lavorava per una società di Trezzano sul Naviglio (la M.C.F. italia srl) che stava costruendo la palazzina a Medicina in base a una complessa catena di subappalti.

(11 gennaio 2011)

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