sabato 6 giugno 2009

appello per il voto inutile

Se non vuoi giochi di coalizione, se non vuoi una pluralità di partiti (il che non vuol dire averne un numero spropositato) allora non sei per la democrazia, tanto vale dare in mano a un solo uomo (nemmeno a un solo partito, cacchio, solo a Berlusconi) tutto il potere.
- mar

Ho scelto di partire da queste parole di mar, un commentatore indipendente, per introdurre l'argomento che ho intenzione di toccare: il voto inutile. Scrivere su questo argomento è molto difficile, in quanto si tratta di affrontare la cosa da un lato razionale, da un lato emotivo e facendo un po' di speculazione politica senza perdersi nella paranoia. Non proprio facile.

Il mio è un appello al voto inutile in quanto il voto utile non è davvero "voto utile". Naturalmente non mi sto riferendo al Voto Utile con le maiuscole, bensì al caso specifico di oggi e domani. Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando dell'ennesima campagna di lotta del PD e di Repubblica non indirizzata a una politica intelligente, per esempio per strappare il voto operaio alla Lega, bensì a picchiare i propri potenziali alleati e partiti di sinistra.

La stupidità dei partiti di sinistra radicale non è in discussione: dividersi in continuazione e non rendersi conto del fatto che il comunismo è clinicamente morto sono peccati gravissimi; ma questo non toglie che le argomentazioni usate da esponenti PD e da Repubblica siano assurde, specialmente adesso che stiamo parlando di elezioni europee.

Se anche (poniamo caso) il PD fosse il primo partito, sopra al PDL, domani, che conseguenza avrebbe sulla politica interna? Non è un voto per governare in Italia. Le conseguenze sarebbero esattamente le stesse se la somma dei partiti di sinistra superasse il PDL più la Lega.

La campagna per il "sì" al referendum rappresenta un altro esempio di questa strategia di indebolimento della volontà popolare. Avere una legge che in Italia consentirebbe a un partito col 25% dei voti di avere il 55% del Parlamento in mano è semplicemente abominevole e fascistoide. Ancora di più perché fa parte di una chiara strategia dei vertici PD di distruggere ogni possibile alternativa a sinistra. Ma chi è contro le alternative è un fascista. Le alternative devono esserci sia al governo sia all'opposizione; due partiti non sono sufficienti a creare un sistema di alternative bilanciato, specialmente nella già partitocratica e ultraclientelare Italia. Per avere prova di questo basta andare negli USA, dove la politica a Washington passa nelle mani di personaggi prodotti dalle lobby, che ospitano in egual misura democratici e repubblicani, che lavorano nelle stesse istituzioni private e passano i tre quarti del tempo a votare (in maniera squisitamente bipartisan) leggi che riguardano i benefici delle compagnie e delle lobby di cui sono espressione, e si dividono solo quando si parla di matrimoni gay. Persino sulla chiusura di Guantanamo, il Senato ha votato compatto CONTRO la proposta di Obama di chiuderla: tutti i repubblicani e tutti i demcratici (tranne 6 senatori).

Un voto al PD oggi, un sì al referendum domani, sono un voto all'inciucio; un voto per metterci nelle mani di due padroni, PD e PDL, che faranno il bello e il cattivo tempo e non avranno nessuna alternativa, perché non ci sarà nessun modo di chiedere loro il conto di ciò che fanno.

Anni e anni di "desiderio di un uomo forte" e di Berlusconi ci stanno assuefando a un andamento "leaderista" che è l'anticamera della dittatura: e anche l'elezione del "carismatico" Obama e l'entusiasmo che lo accompagna è un altro segno di questi tempi malati. Il politico non è un calciatore o un musicista rock da idolatrare: idolatriamo forse il macellaio che ci vende la carne o il cameriere che ci serve al ristorante? Lo rispettiamo ed esigiamo rispetto a nostra volta, e cambiamo macellaio o ristorante se capiamo che non ci sta servendo a dovere - ma idolatrarlo, che senso ha?

Il PD chiede il voto utile perché vuole uccidere il voto di protesta. Come se fosse sbagliato manifestare il proprio dissenso verso una politica che non ci soddisfa, col "ricatto morale" di dire: se non votate noi, date il potere a Berlusconi. Questo soprattutto oggi, con un voto che non ha alcun impatto sul Parlamento italiano, è spaventosamente falso. Facciamogli vedere che non ci lasciamo prendere in giro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono perfettamente d'accordo, anche se il senso del discorso è sacrosanto.
L'atteggiamento del PD si può riassumere nelle parole di Franceschini: una parte di elettori voterà sempre a sinistra, un'altra sempre a destra, ma ce ne sono molti che scelgono di volta in volta, rispetto ai programmi e ai fatti, io punto a prendere consensi da questo catino. Frase condivisibile, ma significa anche un'altra cosa, cioè l'obiettivo di annullare ogni minoranza di sinistra, così da ricevere sempre quei benedetti voti a sinistra che non andranno mai a destra e quindi rosicchiare gli opportunisti, gli inciuciono, ma anche gli indecisi e chi si aspetta alcune scelte forti, pronti ancora a credere alle promesse. L'obiettivo con le europee e soprattutto con il referendum, è quello di essere la sinistra o meglio l'unico partito di pseudosinistra, come negli stati uniti, eliminando tutti gli altri, assicurandosi una parte di consenso solida e sempre contraria al pensiero conservatore e corrotto della destra. Insomma io punto a chi non ha scelto, perchè gli altri possono votare solo me, siccome non esistono alternative a destra. Questo è il vero futuro del PD e della nostra politica.
Ovviamente in realtà il vero futuro è una dittatura della destra perenne, direi simile al Giappone, la democrazia più dittatoriale del mondo.

Ryo ha detto...

Anche se pienamente d'accordo con TUTTO il post, sarò ignorante ma non riesco a capire il messaggio di fondo..

Qual è il "voto di protesta"?

PS. Spero che ScaricaBile duri un bel po' negli anni, fra non molto vorrei provare a scrivervi anch'io qualcosa, una rubrica dal titolo "insufflato di guerra"; sperando che nel frattempo mi venga in mente un titolo migliore..^^
Fatelo vivere!
Ciao!

Pinin ha detto...

Beh, per citare casini "il bipartitismo prende una bella inculata con le europee"

 
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