In questi giorni è stato approvato il pacchetto-sicurezza (PDF), ancora una volta dopo la richiesta della fiducia al Senato. Poiché si trattava di un provvedimento urgente, o forse poiché poteva sollevare dei dubbi non tanto l'eticità o la costituzionalità di alcune parti della legge quanto proprio la sua sensatezza, ai parlamentari è stato chiesto ancora una volta di "fidarsi" del governo in carica. La cosa che più colpisce è che non si tratta di provvedimenti casuali, generati da un sentimento xenofobo e/o razzista e da un giustizialismo rivolto ai più deboli (ricordiamo che è giusto evadere le tasse ma non entrare in casa senza permesso) che altro non è che bullismo. Quello che colpisce è che ci sia un vero e proprio quadro generale, che per non scatenare polemiche eccessive è stato "diluito" nel corso di due differenti legislature per ottenere uno scopo specifico: il ripristino della schiavitù. Siccome però gli schiavi hanno diritto ad un minimo di dignità - ce l'hanno dai tempi dei faraoni - è molto meglio produrre dei clandestini. L'unico modo per privare una persona di tutti i suoi diritti, inclusi quelli di essere umano, è cancellarla dal diritto. Finalmente milioni di persone sono INVISIBILI al diritto. Questo consente all'arbitrio di ciascuno di lavorare con esseri senzienti la cui volontà e la cui dignità è annullata. Più efficenti dei lager, dove avevano dei numeri per distinguersi gli uni dagli altri. Ora sono "Bingo Bongo" un'entità collettiva. Senza distinzioni di razza, di religione o di censo. Sono "clandestini" o presunti tali, trattenuti per sei mesi senza alcun diritto civile - quelli che vengono fermati. Ma sto divagando, torniamo al progetto complessivo, che si è finalmente dispiegato.
Passo numero 1: non puoi entrare se non hai un lavoro. Sensato. Certo non sarà facile trovare un lavoro a distanza, visto che è molto difficile per gli italiani e che nessuno mette su internet un annuncio per raccogliere le pere, badare a mia nonna o fare l'operaio in fonderia. Quindi la soluzione "all'italiana", ovvero "aggiro la legge per poterla rispettare", è entrare clandestini, trovare un lavoro, dichiararsi in quanto si ha un lavoro. Entrare come turisti non è possibile, perché contemporaneamente il tuo paese, dal quale stai fuggendo, non ti dà il permesso di uscire. Ma, per quanto "all'italiana", questa soluzione aveva ancora mezzo significato.
Passo numero 2: il decreto flussi. Questo non ha alcun senso, o meglio non lo aveva fino ad oggi. Il governo decide quanta gente può entrare. Perché? Per preservare il territorio e impedire che arrivi gente che utilizza le nostre risorse. Ma se la gente viene per lavorare, non utilizza le nostre risorse, produce ricchezza. Quindi il decreto flussi è, nella migliore delle ipotesi, ridondante rispetto al passo numero 1. Inoltre non deve essere il governo a pianificare il lavoro degli imprenditori ed il loro accesso alle risorse, ma se qualcuno ha la disponibilità di lavoro e i soldi per pagarlo, per quale motivo lo Stato glielo deve impedire? E' bizzarro che non sia stato un governo presieduto da Lenin a limitare in questo modo la libera iniziativa, ma uno presieduto da Silvio Berlusconi, liberista che si definisce liberale (tanto la maggior parte delle persone non conosce la differenza...). Ad ogni modo anche qui si risolve il problema "all'italiana", ovvero chi rientra nel decreto flussi bene, gli altri in nero che costano meno (anche se non è vero del tutto, perché poi non puoi mettere il loro stipendio fra le spese, quindi stai ulteriormente aggravando le imprese).
Passo numero 3: l'obbligo di denuncia. Un medico deve denunciare un clandestino che si fa curare, intendendo per cura chiunque abbia bisogno di un medico, anche una partoriente. Non solo si mette a repentaglio il medico che denuncia un potenziale criminale - perché se sei clandestino devi essere per forza criminale, dimenticando quanto detto ai passi numero 1 e 2 - per cui si scarica sull'individuo la responsabilità dello Stato, ma si mette a repentaglio la vita e la salute di persone la cui unica colpa è essere entrate clandestinamente, e almeno in teoria in Italia non esistono né la pena di morte né la tortura. Fra l'altro si mette a repentaglio la salute degli italiani, perché ci sono delle persone che, pur essendo al di fuori di ogni diritto, esistono e se sono malate possono contagiarne delle altre. I fatti dimostrano queste cose, episodi accaduti e riportati dai giornali (come l'epidemia di tubercolosi a Bari, causata da una prostituta peraltro morta perché non si è recata in ospedale per paura dell'arresto). La soluzione all'italiana in questo caso è trovare un medico compiacente che per carità cristiana o per arrotondare lo stipendio curi i clandestini, commettendo in entrambi i casi reato. Anche questa è una bella cosa, mettere sullo stesso piano di colpevolezza un ricattatore ("se non mi paghi ti denuncio") con un buon samaritano ("non ti denuncio perché hai diritto ad essere curato"). Ad ogni modo il passo 3, al pari del passo 2, se preso da solo oscilla fra il nonsense e la stupidità.
Passiamo ad esaminare il pacchetto sicurezza appena approvato.
Passo 4: le ronde. Le ronde sono una soluzione ai problemi di bilancio dello Stato. Perché pagare gente addestrata per fare un lavoro necessario quando posso dare l'autorizzazione a chiunque di fare lo stesso lavoro gratis? In generale, perché lo Stato deve investire dei soldi nei servizi quando li può sprecare e contemporaneamente aspettare che dei volontari sotto-qualificati facciano il lavoro necessario? E' già così in altri settori-chiave, come la protezione civile, la ricerca e alcuni aspetti della salute dei cittadini... Anche questo sembra meschino e insensato, se preso da solo.
Passo 5: il reato di "immigrazione clandestina". Questo è superlativo. Perché sei in Italia? Non mi interessa. Sei clandestino, ovvero non hai compiuto l'iter burocratico necessario ad entrare legalmente. Ricordiamo che il falso in bilancio, ovvero i crac della Parmalat, della Cirio e via dicendo non sono più penali, per cui lo Stato ti chiede il pizzo su quanto hai rubato a degli incoscienti e via, sei libero di ricominciare. Ma non avere un timbro su un documento può costarti fino a 3 anni di galera. Ancora una volta, per non far sentire discriminati i cittadini stranieri a scapito degli italiani, vengono colpiti a caso anche gli italiani stessi, quelli che dovrebbero essere "difesi" dal pacchetto sicurezza. Si chiama favoreggiamento. Hai affittato la casa ad un clandestino? Vai in galera anche tu. Dai un lavoro ad un clandestino? Vai in galera anche tu. Da notare che viene punito tanto il lavoratore quanto il datore di lavoro, perché se proprio devi essere clandestino, almeno diventa un criminale, altrimenti il rischio di finire in galera aumenta.
Ora passiamo a considerare tutte le cose insieme. Poiché lo stato decide quante persone possono entrare, tutte quelle che non possono sono immediatamente carcerabili perché "clandestine" (passo 2 + passo 5). Quindi il governo decide quanta gente va incarcerata semplicemente con un decreto che regola artificialmente il mercato del lavoro. Ma non solo. Siccome sappiamo qual è la soluzione "all'italiana" del passo 1, sempre con lo stesso decreto lo Stato produce un enorme numero di carcerati già presenti sul suolo italiano. E la soluzione all'italiana sarà non provarci nemmeno a chiedere di regolarizzare qualcuno, per non correre il rischio di favoreggiamento (passo 1 + passo 5). Quindi più gente che lavorerà in nero, che non avrà né garanzie di lavoro né incentivi all'onestà, visto che è reato il semplice fatto che il Governo lo decida (passo 1+ passo 2+ passo 5). Questa gente poi non ha diritto alla salute come prima, ma ora non rischia il rimpatrio o l'espulsione: rischia la galera (passo 3 + passo 5). Per cui non si curerà e diffonderà tutte le malattie possibili in Italia, favorito anche dal fatto che non ha diritto, quando anche avesse il reddito, a una casa, sempre in virtù del passo 5. Non solo: ma si autorizzano delle persone a caso (non forze dell'ordine o altro) a girare per strada e denunciare, fra le altre cose, i clandestini, i quali ora avranno altre persone da corrompere per non finire in galera, ovvero coloro che fanno le ronde (passo 4 + passo 5). In più, siccome le ronde non hanno diritto a distintivi, divise o altro (e ci mancherebbe che lo Stato debba pure pagare dei volontari), chiunque può andare a chiedere dei soldi a un clandestino e minacciare denuncia spacciandosi per ronda. Per cui è da presumere che i clandestini, quando possibile, minaccino rappresaglie e si difendano con la violenza da uno Stato che non li vuole, non li vuole far lavorare e non ha il coraggio di cacciarli per via dell'opinione internazionale. Oppure, nel migliore degli scenari possibili, grazie al decreto flussi dobbiamo tenere in galera e mantenute delle persone che potrebbero lavorare e pagare le tasse (passo 1 + passo 5).
Si noti infine che è stata messa in dubbio l'efficacia del provvedimento dato che, non potendo una legge essere retroattiva, i clandestini entrati in Italia illegalmente sarebbero immuni dagli effetti della legge. Ciò non è esatto, dato che nel testo si dice che la norma si applica non solo a chi entri illegalmente ma anche a chi si trattenga illegalmente sul territorio italiano (come riportiamo qui sotto):
Al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo l’articolo 10 è inserito il seguente:
«Art. 10-bis. - (Ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato). – 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, lo straniero che fa ingresso ovvero si trattiene nel territorio dello Stato [...]»
1 commento:
Siamo al ritorno dei Bravi, nella landa dei signorotti che da centinaia d'anni governano questa penisola, siamo al ritorno delle leggi razziste e della paura delle denunce, questa è la nuova forma di Democrazia e libertà...
P.S: per chi come me è a digiuno di diritto penale e voglia fare un confronto con il pdf del decreto ecco un link con tutto il codice penale diviso in capitoli http://www.altalex.com/index.php?idnot=36653
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