venerdì 17 luglio 2009

Milano: vietato l'alcool ai minori di 16 anni


Così ora per i ragazzi milanesi sarà più facile comprare la coca che bere una birra in un parco.
Queste sono le risposte della destra ai problemi della società: repressione, repressione, repressione. Prima o poi costruiranno un carcere alla "Fuga da New York" su Ischia.


MILANO - Milano dichiara guerra alla diffusione degli alcolici fra gli adolescenti: arriva il divieto tassativo, punito con una sanzione di 450 euro, al consumo di per i minori di 16 anni. Il sindaco Letizia Moratti ha firmato - primo Comune in Italia - un'ordinanza che colpisce non solo gli esercenti compiacenti, ma gli stessi ragazzini colti a consumare alcolici o a passarli agli amici. Il provvedimento, in vigore da lunedì prossimo per un periodo sperimentale di quattro mesi, parla chiaro: il divieto riguarda la vendita, la somministrazione, il consumo, la detenzione e anche la cessione gratuita. La multa di 450 euro elevata agli adolescenti (che diventerà di 500 euro se non sarà pagata entro i primi cinque giorni) sarà recapitata ai loro genitori.

L'ordinanza impone ai vigili, ma anche a polizia, carabinieri e Guardia di finanza il compito di far rispettare questa nuova norma. Per il sindaco di Milano il primo obiettivo del divieto è quello di tutelare la salute dei giovanissimi, visto che in città sta assumendo dimensioni preoccupanti il fenomeno di ragazzi minorenni che bevono con il solo scopo di ubriacarsi.

"E' un'ordinanza che abbiamo ritenuto necessaria - spiega Moratti - perché in Italia i minori che bevono sono oltre 750 mila ma purtroppo a Milano i ragazzi che bevono e hanno già avuto problemi sono giovanissimi di 11 anni, quindi c'è veramente un rischio molto forte". Il sindaco sui dice convinto che il provvedimento possa arginare il fenomeno, ma "ovviamente non basta: le politiche di sicurezza devono essere accompagnate da politiche sociali e strutturali, bisogna dare ai ragazzi la voglia di costruire il proprio futuro e di realizzare i propri sogni. Questa è la parte più difficile, la parte più facile sono le ordinanze".

Per la prima volta in Italia un'ordinanza interviene sulla vendita, sulla somministrazione, sul consumo, sulla detenzione e sulla cessione anche a titolo gratuito di alcol. "I ragazzi sono bravi ad aggirare gli ostacoli, siamo intervenuti con un'ordinanza completa. Siamo i primi in Italia e speriamo di essere i primi anche nei risultati positivi", ha concluso il sindaco.

Finora si era arrivati a multare solo la somministrazione e, come nel caso del comune di Monza, la vendita di alcolici ai minori di 16 anni. Il provvedimento rafforza l'ordinanza, già in in vigore dal 4 novembre del 2008 nei luoghi di aggregazione della città, che pone il divieto di consumare e detenere bevande alcoliche in contenitori di vetro o di latta in luoghi pubblici o aperti al pubblico del Comune di Milano.

Il provvedimento sarà applicato in prevalenza nei quartieri della "movida" e, soprattutto in questo periodo estivo, nei parchi. Per come è stato formulato, il divieto tuttavia non colpirà il ragazzino che esce dal supermercato o dal negozio di generi alimentari con una bottiglia di alcolici nella busta della spesa.

(17 luglio 2009)

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