martedì 14 luglio 2009

Non aderisco allo sciopero

Le motivazioni della mia non-adesione le riassume perfettamente Leonardo Coen:

I blogger oggi dovrebbero astenersi dal postare in segno di protesta per le norme liberticide contenute nel decreto Alfano. Io penso invece che dovrebbero scrivere sempre: solo così, esprimendo il proprio pensiero e non temendo la censura, si può combattere chi vuol mettere il bavaglio alla libertà di informazione e di espressione ed opporsi al ritorno del fascismo.

Ogni tanto occorre rinfrescarci la memoria. La lettura della nostra Costituzione, per esempio. L’articolo 21, in particolare: quello che sancisce e tutela il diritto di manifestare il pensiero. Così recita testualmente:

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescrive per l’indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre le ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.”

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