Mi resta difficile comprendere, indipendentemente dalle personali responsabilità del poliziotto e dalla follia della sua morte, come si possa pensare, da parte della autorità, di istituire una Fondazione a suo nome. Se fosse la famiglia, se fossero gli amici, allora lo capirei, ma non le istituzioni. In primo luogo perché le istituzioni, nella fattispecie la Polizia, devono scusarsi per il gesto folle ed errato del poliziotto che ha sparato alla macchina, ma non bisogna dimenticare anche ciò che è successo in quell'autogrill e soprattutto abbandonare l'ipocrisia retorica e fare una piccola serie di riflessioni degne della Bottega degli Orrori:
- il poliziotto che ha sparato pensava che la macchina fosse in fuga dopo avere rapinato l'autogrill; se Gabriele Sandri fosse stato un rapinatore e fosse stato ucciso, nessuno avrebbe avuto nulla da dire a difesa del rapinatore e nulla da dire contro il poliziotto;
- perché una Fondazione Gabriele Sandri e non una Fondazione Carlo Giuliani? il primo era a bordo di una macchina di teppisti-tifosi che avevano appena menato un gruppo di ragazzi che avevano solo la colpa di essere romani e juventini; il secondo aggrediva un poliziotto durante una manifestazione no-global. Alla fine mi sembra che non ci sia così tanta differenza fra i due, no?
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