(da qui)
Per essere creduta dalla madre ha girato con il telefonino un video nel quale riprendeva il padre che commetteva atti sessuali su di lei. Così, oltre a essere creduta dalla madre, una ragazzina di 14 anni ha spedito il genitore in carcere con l'accusa di violenza sessuale su minori. La vicenda è accaduta in un paese della provincia di Reggio Emilia.
La ragazzina avrebbe subito le attenzioni del padre da quando aveva 12 anni. Ne aveva parlato con la madre, ma senza essere creduta, e così avrebbe deciso di fornirle la prova, nascondendo il telefonino nel luogo dove si consumavano le molestie e riprendendo l'atto del padre. A quel punto la madre ha lasciato la casa portando con sè la ragazzina e un'altra figlia e si è trasferita in una città del centro Italia. Il padre ha vagato alcuni giorni per la provincia, cercando anche il modo di farla finita (così almeno avrebbe raccontato agli inquirenti), fino a quando è andato a denunciare la scomparsa di moglie e figlie dai carabinieri. Il suo racconto molto confusionario ha insospettito però gli investigatori.
Nel frattempo la moglie aveva presentato una denuncia in un commissariato di polizia. Le indagini sulla presunta violenza sono quindi partite dalla Squadra mobile di Roma. Quando i carabinieri reggiani sono riusciti a ritracciare a loro volta la donna, hanno appreso il motivo del suo allontanamento. Il pm Maria Rita Pantani ha così ottenuto la misura restrittiva nei confronti del padre, che da ieri si trova nel carcere di Reggio Emilia. Oggi si è svolto l'interrogatorio di garanzia. ( L'uomo, 44 anni, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Antonella Siri Bentivoglio, al tribunale di Reggio Emilia, assistito dall' avvocato Domenico Noris Bucchi. Ha risposto alle domande del giudice, collaborando, e mostrandosi molto provato. I legali non hanno chiesto la revoca della misura cautelare in carcere.
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