lunedì 22 novembre 2010

Detenuto si uccide a Foggia: era in cella per oltraggio

(da qui)

FOGGIA - Un uomo di 41 anni di Foggia, Francesco R., detenuto per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, si è suicidato la scorsa notte nel carcere di Foggia utilizzando la sua cinta dei pantaloni. Lo rende noto il vicesegretario nazionale del sindacato di poliziotti penitenziari Osapp, Domenico Mastrulli, secondo il quale l'uomo era sorvegliato strettamente perchè pare avesse problemi psicologici. Qualche giorno fa aveva tentato di dare fuoco alla cella, ma l'intervento della polizia penitenziaria aveva evitato conseguenze più gravi. Per evitare - dice Mastrulli - che potesse farsi male, il detenuto era stato spostato in un'altra cella priva di suppellettili.

Nel carcere di Foggia, un altro detenuto si era ucciso solo una ventina di giorni fa. "Quello di Foggia - ha dichiarato Mastrulli - è un carcere con 800 detenuti, mentre ne potrebbe contenere solo 350, e non ha neppure un direttore titolare. Ne servirebbe uno di lunga esperienza. A Foggia c'è, inoltre, carenza di personale, infatti ci sono solo 60 agenti di polizia penitenziaria e sono ovviamente insufficienti. In Puglia ci sono circa 5.000 detenuti in 12 strutture, otto delle quali malridotte, con scarsa igiene e con scarsa sicurezza: i posti disponibili sarebbero 2.300".

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