martedì 29 dicembre 2009

Napolitano celebrerà Craxi assieme a Berlusconi?


Non è Di Pietro a dover dare patenti di bontà o meno a Craxi, perché quel criminale e farabutto non si può e non si deve "riabilitare" in alcun modo. E allora continuate a stare zitti e a far finta di niente, voi che avete osato dire "meglio Craxi di Berlinguer". Voi. Io do ragione a Di Pietro e spero davvero che Napolitano non compia questo crimine. Perché un Presidente della Repubblica che celebra un criminale politico scappato ad Hammammet (e poi parlano di Battisti!), uno dei principali artefici dei disastri italiani degli ultimi trent'anni (compresi quelli post-mortem), è un capo di stato che sta miseramente fallendo il suo compito.
Dopo il Natale, stiamo già facendo scorta di amaro, ma questi non fanno certo digerire meglio.

ROMA
- Alla vigilia del decennale della sua morte (il 19 gennaio), la figura di Bettino Craxi continua a far discutere, a suscitare polemiche. E così, mentre si viene a sapere che Giorgio Napolitano riceverà al Quirinale i membri della Fondazione Craxi che hanno organizzato un convegno per commemorare l'ex premier socialista, Antonio Di Pietro attacca: "Mi auguro - dichiara a Cnr Media - che il presidente della Repubblica, se parteciperà a un ricordo su Craxi, lo ricordi per quello che è stato: un politico, un presidente del Consiglio, un corrotto, un condannato, un latitante. Altrimenti non racconterebbe la verità nemmeno lui".

Comunque, dal Colle era già arrivata la precisazione sul fatto che la partecipazione del capo dello Stato al convegno non è ancora stata decisa. Intanto, Di Pietro demolisce chi vuole riabilitare la figura dell'esponente del garofano: "Io credo - prosegue - che ci sia una distorsione della realtà, attraverso tentativi di riabilitazione di una persona condannata per corruzione e illecito finanziamento ai partiti, responsabile di tanti debiti nelle casse dello stato nella prima repubblica. Anche oggi continua a essere scambiato per una persona in esilio, in realtà era latitante". Di Pietro si dice (ovviamente) contrario anche all'iniziativa del sindaco Letizia Moratti: intitolare allo scomparso segretario del Psi una strada, o un parco di Milano.

3 commenti:

Cappellaio ha detto...

io da uomo di sinistra ovviamente stigmatizzo craxi per gran parte delle cose fatte in politica interna. va detto, ad onore della cronaca, che in politica estera era però socialista vero. uno che chiese al congresso usa la libertà per il cile, chiese a jaruzelsky di tirar fuori dalle carceri i capi del solidarnos e a gorbaciov di liberare sacharov e yelena. senza dimenticarci che prese le difese dell'argentina nella contesa col regno unito per la proprietà delle isole falkland. io non voglio riabilitarlo visto i disastri delle tangenti ed alcuni provvedimento troppo liberisti presi in politica interna, però definirlo solo un farabutto è eccessivo. secondo me.

il monticiano ha detto...

A parte il fatto di essere di centro, destra o sinistra, ma ci siamo dimenticati che è il Craxi è stato indagato, processato e condannato e che si è reso latitante?
E' possibile dire che stava in esilio?
Chiunque di noi avesse ricevuto quella condanna stava ancora in carcere sperando di rimanere in vita considerato quello che succede nelle patrie galere.

Ernest ha detto...

solo in questo paese con un governo del genere si poteva arrivare a tanto... intitolare una via a un ladro, corrotto, condannato e latitante. Poi nella mia città, genova, dove è stato ucciso carlo dalle truppe criminali del ministro dell'interno si rimuovono persino i fiori da piazza alimonda... una vergogna

 
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