giovedì 17 dicembre 2009

"Neosquadristi", 18 condanne - in totale 104 anni di carcere

[Ok, a volte lo Stato si ricorda quali siano davvero le persone pericolose. Per una volta "godiamoci" la "soddisfazione" per il funzionamento della giustizia. Anche se non c'è alcuna soddisfazione vera nemmeno quando i responsabili dei crimini vengono consegnati alla giustizia. NdV]

ROMA - Condanne varianti da dieci anni e sei mesi a 20 giorni di reclusione, per complessivi 104 anni, sono state inflitte questa sera a Roma a 18 estremisti di destra finiti sotto processo con l'accusa di aver preso parte ad episodi di violenza avvenuti nella capitale tra il giugno e l'11 novembre 2007, il più grave dei quali è l'assalto alle caserme di polizia e carabinieri in occasione della morte del tifoso laziale Gabriele Sandri.

Le pene più pesanti sono state decise dai giudici della settima sezione del tribunale, dopo nove ore di camera di consiglio, per Fabrizio Ferrari (dieci anni e sei mesi), Andrea Attilia (nove anni e sei mesi), Alessandro Petrella (otto anni e sei mesi) e Roberto Sabuzi (otto anni). Tra i condannati anche una donna, Michela Ussia (quattro mesi di arresto). Due le assoluzioni, per Fabio Pompili e Furio Natali.

Alcuni degli imputati sono stati riconosciuti responsabili di associazione per delinquere. I reati contestati dai pm Pietro Saviotti e Luca Tescaroli andavano, a seconda delle posizioni, dalle lesioni aggravate alla devastazione, dalla violenza al saccheggio.

Tra gli episodi finiti al vaglio del tribunale l'aggressione agli spettatori di sinistra al concerto della Banda Bassotti a Villa Ada nel giugno del 2007, la progettazione di atti di violenza contro le forze dell'ordine, le tifoserie ostili e la sinistra antagonista. La maggior parte degli imputati ritenuti responsabili degli assalti alle caserme sono stati interdetti per cinque anni dagli stadi per manifestazioni calcistiche e di rugby e dovranno recarsi nei posti di polizia un'ora prima degli incontri.

Tra le parti lese che hanno ottenuto risarcimenti ci sono il Comune di Roma, l'Atac, il Coni, gli agenti feriti e singoli cittadini.

(la Repubblica, 15 dicembre 2009)

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