martedì 21 dicembre 2010

Filmata e violentata a tredici anni nel branco anche tre minorenni

(di Francesca Russi, da qui)

Filmavano le violenze sessuali con il telefonino e poi facevano girare i video tra i compagni di scuola. Il branco era composto da quattro ragazzini, due 14enni, un 15enne ed un 18enne. Vittima delle aggressioni continue invece una 13enne di Gravina in Puglia, in provincia di Bari, costretta ad avere rapporti sessuali con i suoi aguzzini. E guai a ribellarsi: in caso contrario i violentatori avrebbero diffuso i filmati.

La storia comincia nel pomeriggio di una domenica dell’ottobre scorso, la 13enne esce in compagnia dei suoi amici di comitiva, quando un gruppo di ragazzi si avvicina a lei. In tre, due 14enni ed un 15enne, la trascinano lontano da occhi indiscreti, con una spranga le colpiscono la spalla e la costringono ad avere rapporti sessuali con due di loro, mentre il terzo riprende la scena con il cellulare. Un amico della ragazza prova a fermarli, ma i tre gli “consigliano” di “farsi gli affari propri”. La tortura però non finisce qui: i tre costringono la 13enne a sorridere davanti alla microcamera. Il rito perverso viene ripetuto per altre tre volte.

Intanto però il filmato diventa un cult tra i ragazzi della stessa scuola media. Dopo venti giorni, un sabato sera, ai tre si aggiunge un 18enne, un cameriere senza nessun precedente penale. Uno dei minorenni costringe la ragazza a seguirli brandendo una mazza e minacciandola. Qui il maggiorenne le offre il suo aiuto: se avesse avuto un rapporto sessuale anche con lui avrebbe convinto i tre minori a cancellare il video dai loro telefonini. La ragazza così accetta e si sottopone all’ennesima tortura fisica e psicologica, con la speranza che dopo quella sera il suo incubo sarebbe finito. Una speranza vana. Tre settimane dopo, è ancora un sabato sera, l'adolescente viene accerchiata dal branco e costretta a un rapporto con uno dei minorenni. Ancora altre riprese.

Lei li implora: “Per favore cancellate quei filmini”. Ha paura di quello che potrebbe dire il padre e per questo una settimana dopo convince un’amica a marinare la scuola e ad andare a casa di uno dei minorenni per cercare di convincerlo a cancellare quelle immagini. Ma quando arriva a casa del ragazzo si ripete lo stesso copione, questa volta però davanti all’amica che assiste inerme, impossibilitata ad aiutarla.
A quel punto la 13enne capisce che il branco non l’avrebbe mai lasciata in pace e così racconta tutto ai suoi genitori che immediatamente denunciano le violenze alla polizia. Dopo un mese di indagini, questa mattina i quattro bulli sono stati fermati.

Su ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Bari, gli agenti della Squadra Mobile di Bari e del Commissariato di Gravina hanno arrestato G. P., 18 anni con l’accusa di violenza sessuale su minore e detenzione e cessione di materiale pedo-pornografico. Su provvedimenti emessi invece dal Gip del Tribunale per i Minorenni, un 15enne e un 14enne sono stati destinati a una comunità di recupero, con l’accusa di violenza sessuale e detenzione e cessione di materiale pedo-pornografico. A un terzo minore di 14 anni i poliziotti hanno notificato un obbligo di permanenza in casa con l’accusa di realizzazione e detenzione di materiale pedo-pornografico. I tre minori sono tutti incensurati.

2 commenti:

Ernest ha detto...

non ci sono parole!

Lario3 ha detto...

Ma santo cielo...

Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

 
Clicky Web Analytics