sabato 8 maggio 2010

Genova: discoteca il venerdì mattina per chi marina la scuola

(MASSIMO CALANDRI e DOMENICA CANCHANO)

Sono più di due mesi che la discoteca di Sturla apre il venerdì mattina alle otto e trenta. Puntuale come la campanella di scuola. L'ingresso costa tre euro e per un euro è possibile lasciare al guardaroba lo zaino con i libri. Tre euro è il prezzo delle consumazioni, anche - soprattutto - quelle alcoliche: il barista mette a disposizione birra e in genere due tipi di cocktail, gin tonic o cuba libre (rum e cola). C'è una sala relativamente piccola in cui si ritrovano a ballare quaranta o cinquanta ragazzi tra i quindici e i diciott'anni. Sono studenti che "marinano" le lezioni e che il lunedì successivo falsificano la giustificazione imitando la firma di un genitore. Che di solito si danno il cambio - questa settimana vai tu, la prossima tocca a me - perché altrimenti finirebbero per "insospettire" insegnanti e familiari. Che spesso finiscono ubriachi fradici, che si fanno forti di questa incoscienza, che non temono nulla anche perché nessuno - nonostante la caserma della polizia sia vicinissima - glielo ha mai proibito. Che alle 13 esatte vengono invitati a lasciare il locale. E in ubbidiente silenzio, i ragazzi e le ragazze - la maggioranza di origine latino-americana - riprendono le loro cartelle, gli zaini pesanti di libri. Escono in fila indiana proprio come quando lasciano la scuola, recuperano lo scooter posteggiato poco lontano o si avviano alla più vicina fermata d'autobus per tornare a casa.

"Ieri mattina rischiavo un'interrogazione di italiano. E alle undici c'era una verifica d'inglese. Ma alle undici stavo sballando di brutto, per fortuna". Il ragazzino lo chiamiamo Carlo, ma non è il suo vero nome. Ecuadoriano d'origine, fidanzato con una quindicenne genovese che frequenta il suo stesso istituto scolastico e naturalmente la stessa discoteca. "Ci siamo già andati tre volte, ormai è una moda. Il venerdì mattina siamo lì, il sabato sera di solito ci vediamo all'Estrella - a Di Negro, accanto al terminal traghetti e davanti alla caserma dei vigili del fuoco - domenica dopo pranzo siamo al Café Latino di Santa Zita". Va bene gli ultimi due appuntamenti, ma il venerdì mattina non dovreste essere a scuola? "Ma non lo sa nessuno, è un segreto. Cioè, come segreto veramente cominciano a saperlo in troppi. Però nessuno se ne accorge, incredibile. Al mattino quando arrivo io c'è sempre la coda. E poi, perdere un giorno di scuola non è mica un delitto. O no?". Nessuno se ne accorge, ripete. "Cerchiamo di non insospettire troppo genitori e prof, di solito ci andiamo ogni due settimane. I vestiti? Normalissimi, jeans e scarpe da ginnastica. Magari la mia ragazza si mette un top, ma sopra indossa una felpa: se la leva solo quando siamo dentro. Al sicuro".

Ieri Repubblica ha pubblicato l'emozionante lettera di Mayela Barragànjz, giornalista venezuelana e a Genova mediatrice culturale: si era occupata dell'inserimento di Johaily Margarita, la dodicenne dominicana uccisa a Busalla da un'intossicazione da ossido di carbonio. Nel suo intervento ha raccontato del disagio della piccola, delle sue difficoltà di inserimento in una realtà così diversa e impreparata come quella genovese. Ha denunciato il colpevole, criminale ritardo della nostra società: incapace di comunicare con le migliaia di giovanissimi che negli ultimi anni hanno raggiunto le loro madri nel capoluogo ligure. Un ritardo che è confermato anche da questa storia sconcertante, la storia di una discoteca aperta la mattina agli adolescenti che dovrebbero andare a scuola. Aperta da chi? "No, mi dispiace. Di queste cose preferisco non parlare. Non conosco i proprietari della discoteca. E comunque sono brave persone. Lasciateli in pace. Non fanno niente di male, anzi. Senza di loro non ci sarebbe niente da fare".

2 commenti:

Ryo ha detto...

Mai avuto di questi problemi, schifo la disco come pochi..
Peccato che la ragazza che ami ci pass praticamente le serate, questo è un piccolo problema della mia Lady Farnese.. :D

E, sorpresa delle sorprese, anche Volpe ha una debolezza!! XD
Non sapevo tu leggessi Berserk, in effetti è uno dei miei manga preferiti!!
Adoro la relazione tra Serpico e Farnese.

Io quando ho qualche soldo mi compro abitualmente L'Espresso, per cui mi piace offrire agli altri le stesse Opinioni che leggo io..

FORSE ho trovato lavoro, ma non ci spero tanto..


Ciao, stammi bene!!

Ryo ha detto...

Appena puoi mi dai un commento sul post di Ipazia?
Sto cercando di allargare la mia cultura in campo religioso grazie alla sezione Religione di Yahoo Answers..

Ti rubo alcuni blog dal blogroll, ciao!

 
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