giovedì 29 aprile 2010

Il boss torna a casa per un permesso, applausi dalla folla sotto l'abitazione

AGRIGENTO. Torna a casa per sole tre ore, grazie ad un permesso straordinario, e il mafioso ergastolano è accolto dall'applauso di una folla, di almeno una trentina di persone, che si è radunata sotto casa per attenderlo. E' successo a Porto Empedocle, nel popolare quartiere di Ciuccafa. Lui è Salvatore Messina, 45 anni, fratello maggiore del superlatitante di Cosa nostra Gerlandino Messina, che sta scontando il carcere a vita dopo la condanna definitiva per un omicidio e un tentato omicidio commessi nell'ambito della sanguinosa guerra di mafia che si è combattutta in provincia di Agrigento negli anni Ottanta. Salvatore Messina è in carcere dal 1998 nel carcere di Prato in Toscana e nelle scorse settimane è riuscito a avere un permesso straordinario per gravi motivi familiari e ha ottenuto di potere stare con la moglie e con il figlio per tre ore.
Al suo arrivo a bordo di un cellulare della polizia penitenziaria e con la scorta armata di polizia e carabinieri, è stato accolto con un rumoso applauso. Scena che si è ripetuta tre ore dopo, quando, poco prima dell'una, è sceso per rientrare in carcere. Giusto il tempo di fare un cenno agli amici e ai conoscenti e ad altri parenti e poi Salvatore Messina a bordo del cellulare della polizia penitenziaria è tornato a Prato dove trascorrerà il resto dei propri giorni.
Solo pochi giorni un caso simile si era registrato a Reggio Calabria dove un centinaio di persone aveva acclamato il boss Giovanni Tegano, arrestato dopo 17 anni di latitanza. Dalla folla anche il grido "E' un uomo di pace"

(Repubblica Palermo, 29 aprile 2010)

1 commento:

NoirPink - modello Pandemonium ha detto...

L'insegnamento è sempre lo stesso, come insegnava Falcone: va bene attaccare l'offerta di mafia, ma finché non si sradicherà la domanda di mafia sarà tutto abbastanza inutile...

 
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