Un vasto numero di persone, perlopiù appartenenti al campo dei sinistronzi, appoggia con convinzione le devastazioni e la rivolta contro i cittadini di Rosarno da parte degli sfruttati immigrati. Una cosa che mi lascia perplesso, così come lo fece l'esultanza e l'appoggio diffusi all'aggressione a Berlusconi da parte di Tartaglia.
Ora, premesso che sono assolutamente contrario al loro sfruttamento, alla vergognosa condizione in cui vivono in tutta Italia, detesto ogni forma di mafia e ritengo che nella connivenza della popolazione italiana risieda, come sempre è stato per ogni forma di potere, la maggiore garanzia del perpetuarsi dello schifoso potere stesso, invito i sopracitati sinistronzi a manifestare un minimo di coerenza con le loro idee. E ho anche suggerimenti per farlo.
1) la prossima volta che qualcuno vi supera sulla fila per fare un biglietto del bus, comprare il giornale, o fare la spesa, picchiarlo selvaggiamente con il primo oggetto contundente che trovate a disposizione;
2) la prossima volta che qualcuno vi impedisce di uscire con la macchina mettendosi in doppia fila, prendere un oggetto contundente e spaccargli tutti i vetri;
3) visto che a quanto pare siete tanti, riunitevi in trenta o quaranta e andate in giro per Verona o Treviso, dato che sono città razziste e leghiste, a spaccare macchine e vetrine a caso, possibilmente tirando anche sassi a mamme e bambini che, tanto, sono sicuramente segnati dal morbo leghista e diventeranno dei razzisti e/o naziskin anche loro;
4) se siete gay riunitevi in tanti e andate ad aggredire coppie eterosessuali che si stanno baciando sulle panchine; non è giusto che a voi sia vietato e che loro possano; e poi essendo eterosessuali sicuramente avrebbero qualcosa da ridire su di voi;
5) fate irruzione durante una seduta di un consiglio comunale di qualche piccolo paese, accuratamente selezionato (suggerisco paesi con sindaci leghisti al nord e paesi con sindaci del PDL o dell'UDC al sud), e picchiate a destra e a manca, tanto tra quei politici sicuramente c'è qualche faccia di merda;
6) ma ancora meglio sarebbe fare una bella strage con qualche bomba piazzata nei paesi maggiormente razzisti (individuabili facilmente con quelli che votano Lega e non vogliono moschee) oppure nei paesi maggiormente mafiosi (anche qui non sarà difficile, si può partire per esempio con la celeberrima Corleone!).
Se avete dei dubbi su tutto questo, fateveli passare: sappiamo bene che la maggior parte della gente, in particolare degli italiani, fa merda, e quindi se anche qualche innocente dovesse rimetterci, la giustizia sommaria molto probabilmente funzionerà meglio di qualsiasi altra forma di giudizio. A una stima a occhio, direi che 9 aggrediti su 10 fra le vostre vittime se lo saranno sicuramente meritato (compresi i bambini).
Però fatelo. Mi sono stufato di leggerlo nei vostri blog. Vorrei che passaste all'azione.
PS: mi offro volontario come aggredito numero 1. In fin dei conti i più grandi nemici sono sempre quelli interni, ed è a quelli come me che bisogna pensare prima di tutto.
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8 commenti:
Che fai istighi?
Qualcuno magari ti prende in parola.
Scusa, ma se invece fossi tu lo sfruttato, se intorno a te ci fossero quasi solo dei mafiosi che non vogliono altro che tu sia il loro schiavo, e non si sa bene cosa ti facciano, tu non ti ribelleresti?
Una cosa è essere a favore della distruzione, una cosa è comprendere che quelle persone sono state le prime a ribellarsi a un sistema schifoso che distrugge tutto il nostro paese. Sinceramente mi spaventano molto di più gli abitanti di Rosarno, o collusi o remissivi, come quasi tutti i calabresi. Il fatto che qualcuno si ribelli alla mafia è solo che un fatto positivo, poi sarebbe bello evitare che tutto degeneri in una violenza incontrollata, però cento macchine sfondate non valgono una persona ferita.
Sicuramente cento macchine sfondate non valgono una persona ferita, ma le aggressioni a donne e bambini?
Io posso capire gli immigrati sfruttati, quello che non capisco sono le reazioni becere di tanti sinistronzi che esultano (per cosa, poi?) e inneggiano alla violenza senza usare un minimo di cervello.
Analogamente vale il discorso, che perø qui æ offtopic, di chi vede nella rivolta degli immigrati molto piu' di quello che c'e' (vedi nel mio blogroll Occhioclinico che dice "i neri salveranno l'Italia"). Un atto di rabbia, per quanto giustificata, di dignita', per quanto maldiretto, non e' una rivoluzione.
Capisco la tua provocazione; in effetti il loro uscire ed attaccare gli abitanti lo trovato sbagliato. Casomai i loro carcerieri ma non gli abitanti. E' diventata una guerra tra disperati.
post perfetto
Premessa (ovvia, si spera): ogni forma di violenza è deprecabile; ogni forma di violenza è assolutamente da evitare in quasi ogni situazione (le eccezioni sono le solite: auto-difesa o tirare un pugno al terrorista che sta per far esplodere l'aereo...).
Quindi, incitare alla violenza è assolutamente una cosa da condannare. Di più: utilizzare la violenza come forma di lotta politica è essenzialmente fascista (in senso lato).
Quello che però scandalizza è che la distorsione della realtà è giunta a tal punto che il problema, per parafrasare la discussione in corso, è identificato più in una macchina sfondata che in cento persone ferite. Che lo schiavismo nei campi del sud Italia non è mai diventato un problema, che sulle mafie c'è un finto dibattito pubblico, che sulla strage degli immigrati (non solo le pallottole mafiose, ma i morti sul lavoro nascosti nei campi, nei canali e nel cemento... e i morti sulle carrette del mare... e i morti tra gli immigrati cacciati in Libia e abbandonati nei deserti o consegnati ai paesi di origine dove si uccide e tortura...) non si dice una parola.
Ogni forma di violenza è esecrabile, ma non è neppure tollerabile che tg e politica perdano completamente il senso della proporzionalità, principio fondamentale di giustizia. Che si taccia sulla violenza maggiore (nelle dimensioni, nel tempo, nella capacità programmatica, nel potere, ecc...) e si enfatizzi la violenza minore. E' anche questa una forma di violenza.
...e comunque la guerra fra poveri fa sempre e solo comodo al potere.
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