domenica 29 novembre 2009

Honduras, la farsa finale

In Honduras, il governo golpista di Micheletti si prepara alle elezioni del 29 novembre dopo essere venuto meno a tutte le promesse di accordo. Mentre gli stati sudamericani denunciano la situazione, gli Stati Uniti sembrano favorevoli ad accogliere il risultato elettorale, nonostante il fatto che i mezzi di controllo siano tutti nelle mani dei golpisti. Il disastro democratico in Honduras non sembra voler terminare.

Per leggere l'articolo completo, da me medesimo redatto, potete recarvi qui:

http://www.alla-fonte.it/joomla/mondo/honduras-la-farsa-finale.html

Per chi non lo conoscesse ancora, "Alla-Fonte" è il sito gestito da me e soprattutto dall'ottimerrimo Alessandro Tauro, al quale speriamo di incoraggiarvi a collaborare e partecipare. Siamo lenti, siamo pochi, ma siamo seri.

venerdì 27 novembre 2009

hacker pubblicano mail di scienziati: dubbi sul cambiamento climatico?

Dall'Economist.

IS GLOBAL warming a trick? That is what some saw in a huge batch of e-mails and documents taken from the servers of the Climate Research Unit (CRU) at the University of East Anglia, in England, and put up anonymously on the web. The result has been a field day for those sceptical of the idea of man-made climate change, who have combed through them, pouncing and pronouncing on snippets that seem to show scientific malfeasance.

The CRU specialises in studies of climates past. For parts of the past where there were no thermometers to consult, such studies use proxy data, such as tree rings. Reconstructions based on these tend to show that the planet’s temperature has risen over the 20th century to heights unprecedented for centuries and perhaps millennia. They are far from the only evidence for believing in climate change as a man-made problem, but they are important, and the sharp uptick they show has taken on iconic value. A tree-ring reconstruction known as the “hockey stick”, which shows unprecedented 20th-century warming, has been a particular target of criticism by sceptics. It was published in 1998 by Michael Mann (then at Yale, now at Pennsylvania State University) and his colleagues, and featured prominently in the 2001 report of the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).

Hence the eagerness with which bloggers fell on one of the stolen e-mails, sent in 1999 by Phil Jones, the CRU’s director: “I’ve just completed Mike’s Nature trick of adding in the real temps to each series for the last 20 years (ie from 1981 onwards) and from 1961 for Keith’s to hide the decline.” Trickery associated with Dr Mann was catnip to the sceptics. But Dr Jones has clarified that “The word trick was used here colloquially as in a clever thing to do. It is ludicrous to suggest that it refers to anything untoward.” The “hiding” concerned the decision to leave out a set of tree-ring-growth data that had stopped reflecting local temperature changes. That alteration in growth pattern is strange, and unexplained, but eliminating it is not sinister.


Andate qui per leggere l'articolo completo.

giovedì 26 novembre 2009

epurazione RAI: via il direttore di raitre

Paolo Ruffini, direttore di RaiTre, rimosso dall'incarico con 8 voti su 9 favorevoli in consiglio di amministrazione, compreso quello del "presidente di garanzia" Garimberti (ex-Repubblica, in quota PD).

Nino Rizzo Nervo
ha spiegato il motivo del suo [unico] voto contrario: "Non avrei mai immaginato che la richiesta di epurazione da mesi sollecitata dall'esterno potesse essere accolta con un solo voto contrario". Per Rizzo Nervo "i risultati di qualità, di ascolti e di economicità di gestione raggiunti da Paolo Ruffini erano inattaccabili". "Ho votato no, quindi, con profonda convinzione perché l'avvicendamento di Ruffini non ha alcuna giustificazione aziendale. A tutti coloro che lavorano in azienda oggi arriva un segnale forte ma devastante: il merito e i risultati non contano nel giudizio di chi guida il servizio pubblico, tant'è che chi ha ben meritato viene mortificato e messo da parte. Faccio, comunque, i miei auguri ad Antonio Di Bella. Il suo non sarà un compito facile, ma spero che saprà difendere la storia di libertà e l'autonomia di RaiTre".

giovedì 19 novembre 2009

l'Italia dei disValori

Continuiamo il nostro tour degli orrori dell'opposizione con l'Italia dei Valori di Antonio di Pietro, che si prende a bordo nientemeno che quell'essere disgustoso che risponde al nome di Alessandro Cè.

Mi rifiuto di aggiungere altro e vi rimando al signor Tauro, qui...

Ne approfitto per precisare che, pur non appartenendo ad alcun partito, guardo con simpatia sia a Sinistra e Libertà sia, anche se meno, all'Italia dei Valori e a tanti militanti del PD (e non penso, come da pregiudizio classico, che il problema siano i militanti cattolici del PD) e dell'alleanza Rifondazione/Comunisti. Ciononostante, bisogna tenere d'occhio ogni neo per impedire che si trasformi in un tumore. Io mi sento battitore libero e non faccio il politico o il militante. Anche quando il mio contributo può sembrare solo distruttivo, cerco di evidenziare le mele marce che non devono infettare il cesto. E quando parlo di "cesto", la mia paura non è che Cè possa infettare Di Pietro o Nencini Vendola o D'Alema Bersani. Figuriamoci, quelli sono politici, e come diceva De André "non ci sono poteri buoni". Quello che mi preoccupa è che si diffonda un atteggiamento garantista e difensivo da "tifoso". Non lo sopporto nemmeno nel calcio, figuriamoci nella politica, dove tale atteggiamento è quello che porta inevitabilmente a disastri nella società perché ci rifiutiamo di vedere il male (neanche troppo) nascosto nei politici che dovrebbero rappresentare il nostro schieramento.

mercoledì 18 novembre 2009

sinistra libertà di farsi del male

Tanto per far presente che non ce l'ho [solo] col PD, "godiamoci" la miliardesima scissione a sinistra. Questa volta, i pagliacci sono quelli di Sinistra e Libertà:

http://www.sinistraeliberta.it/

Il sito internet del partito è infatti chiuso da circa una settimana, ed ecco la motivazione:

Il giorno 29 ottobre è approvato il regolamento per l'assemblea nazionale di dicembre[34].

Il 5 novembre una nuova riunione del CN delibera che «Sinistra e Libertà sarà presente in 12 regioni e nei comuni capoluogo e le province chiamate al voto» nella primavera 2010 e al Congresso del PSE di Praga del successivo 7-8 dicembre. Viene anche definito l'ordine del giorno dell’Assemblea del 19 dicembre[35].

Il 13 novembre SL entra in una crisi pesante quando di comune accordo fra loro, i tre tesorieri di SD, PSI ed Ecologisti decidono l'oscuramento del sito di SL. Il motivo è che il PSI contesta la pubblicazione di un deliberato del coordinamento nazionale del giorno prima[36]. Tale deliberato, pubblicato comunque nei siti degli altri soci, non piace al PSI perché a suo dire «modificava e stravolgeva il deliberato del coordinamento nazionale del 29 ottobre»[37]. In pratica, secondo una ricostruzione di Repubblica.it, nel nuovo deliberato si impegnava SL a presentarsi col proprio simbolo in tutte le regioni chiamate al voto nel 2010, mentre il PSI chiedeva un'eccezione, già accordata nel deliberato del 5 novembre, per la Toscana, dove il partito di Nencini avrebbe già un accordo per presentarsi col PD[38]. Nella serata del 13 viene lanciato il sito sinistraeliberta.eu in sostituzione di sinistraeliberta.it[39], di cui il PSI è proprietario[40].

Nel frattempo, il PSI sospende le attività connesse a Sinistra e Libertà[41]. In seguito l'associazione "Socialismo e Sinistra" che opera all'interno del Partito Socialista da aprile 2009, decide di continuare l'esperienza dentro Sinistra e Libertà.[42]

Tramontata l'ipotesi di entrata dei Radicali Italiani, nasce l'ipotesi di una possibile entrata dei Radicali di Sinistra, partito nato tramite scissione dai Radicali e già alleati dei Verdi nel 2006. Diventa plausibile l'entrata in Sinistra e Libertà dei Radicali di Sinistra per via dell'assetto liberalsocialista e quindi più vicino alle posizioni economiche di SL.

con Bersani

Bersani ci regala emozioni: infatti, come da veltroniana memoria (ricordate Piazza Navona?) si rifiuta di partecipare a una manifestazione indetta da un gruppo di anti-berlusconiani indipendenti su internet, con la motivazione: "la manifestazione non l'abbiamo indetta noi".

Sembrano proprio quelle patetiche squallide scuse che tirava fuori Ciccio Veltroni ai suoi bei tempi.

Mavaffanculo, Bersà.

martedì 10 novembre 2009

riforma della giustizia = immunità parlamentare

Di riforma della giustizia si parla solo quando c'è di mezzo un parlamentare.
Nel caso specifico, Cosentino, accusato di associazione esterna alla camorra.
E in sostanza, lanciati da Minzolini, tutti a strepitare che ci vuole il ritorno all'immunità parlamentare, voluta anche dalla nostra Costituzione.
Riforma della giustizia = immunità parlamentare, e vedrete che ce la faranno.

PS: Per chi vuole conoscere l'esito dell'accordo tra Berlusconi e Fini dopo "l'incontro istituzionale", ecco qui quello che scrive Alessandro Gilioli dell'Espresso:

in caso di processo in primo grado, per reati con pene inferiore a dieci anni, scatta la prescrizione (o estinzione) se il processo non si chiude entro due anni per ogni grado di giudizio. La prescrizione (o estinzione) arriva ancora prima se l’imputato è incensurato e il reato contestato è avvenuto prima del 2 maggio 2006.

Ovviamente è per puro caso che sia il processo Mills sia il processo per i diritti di Mediaset sono in primo grado, con un imputato incensurato, con un reato che prevede una pena inferiore ai dieci anni e si riferiscono entrambi a fatti avvenuti prima del 2 maggio 2006

Così come sarà per puro caso che l’imputato presenterà una serie di legittimi impedimenti (con il processo Mediaset ha già iniziato a farlo) per ottenere un rinvio delle udienze dopo l’altro, e oplà, il gioco sarà fatto.

Adesso di sicuro avete capito bene: è un nuovo lodo Alfano mascherato, un’ennesima legge ad personam, una fuga di Berlusconi dai suoi processi.

lunedì 9 novembre 2009

crocifissi

Apro il giornale, e non si parla d'altro: “sentenza europea fa rimuovere i crocifissi in tutte le scuole d'Italia”. Poi leggo la sentenza e capisco che i nostri giornalisti e politici l'hanno fatto di nuovo: non hanno capito un cazzo. Nonostante le esclamazioni di trionfo dei sinistronzi di mezza blogosfera, non mi unisco al coro. In primis, perché ogni volta che l'Unione Europea mette becco in qualcosa combina disastri, e ho ancora il culo bruciato dalla notizia della ratifica definitiva del Trattato di Lisbona, secondo il quale gli agenti che hanno ucciso Gabriele Sandri, Federico Aldovrandi e Carlo Giuliani sarebbero tutti stati assolti per l'articolo che consente ai poliziotti di uccidere i sospetti nel corso di un'azione di polizia. Intanto la sentenza era di pagare 5'000 euro alla famiglia che ha fatto causa, non di togliere i crocifissi. E poi, dopo che ho sbraitato per ore inquinando la blogosfera con le mie grida paranoiche, mi fanno notare che non è stata la UE, bensì la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, una di quelle istituzioni inutili, tanto che se i quattro fondatori del Bile si chiamassero Corte di Stocazzo e redigessero una sentenza che vieti la religione in tutta Europa, avrebbe lo stesso valore legale. Beh, non proprio: per convenzione, l'Unione Europea si impegna a recepire le indicazioni della Corte. Ma dopo gli strepiti vaticani, avrà la Corte il coraggio di confermare la sentenza in appello? E se sì, chi mi garantisce che l'Unione Europea non recepirà la cosa con un decreto-cazzata cosmica? Le mie perplessità restano. E poi che minchia facevano i coniugi Albertin alla Corte dei DIRITTI UMANI? Non si saranno sentiti a disagio nella sala d'aspetto tra l'avvocato degli immigrati uccisi dalla Spagna a Ceuta e i parenti dei giornalisti e attivisti civili morti in Russia? “Lei perché è qui?” “Putin impedisce che gli assassini di mio marito vengano giudicati. E lei?” “Nella classe di mio figlio c'è un crocifisso.” “Non si fermi, vada avanti.” “No, questo è tutto.” “Ah. Mavaffanculo.”
Allora sentiamo dai genitori qual è la violazione dei loro diritti civili. Il padre dei ragazzini, Massimo Albertin, afferma: “Se io a casa insegno ai miei figli che l’uomo è figlio dell’evoluzione, e poi a scuola un professore sostiene invece che siamo tutti figli di Dio, quel crocifisso che sta alle sue spalle gli conferisce una autorità superiore alla mia. Un’ingiustizia.” Questo però mi pare un problema del professore, non dello stato italiano, dato che non esiste in nessun programma di nessuna materia di dire che siamo figli di Dio. Un prof comunista può dire che il comunismo è bene, e andare in classe con la maglietta del Che. Il fatto che il prof abbia la maglietta del Che quando insegna gli conferisce autorità? E anche se fosse? Perché sarebbe responsabile lo stato italiano dell'affermazione di un professore? E poi se i figli sono d'accordo con i genitori sulla battaglia di laicità, come sembra dai giornali, forse tutta 'sta autorità il crocifisso non la dava.
I querelanti sostengono che vedere i crocifissi potrebbe avere influenza sui ragazzini. Allora mi aspetto torme di padri vegetariani querelare le mense scolastiche che servono carne, perché vedere un'autorità pubblica che distribuisce carne potrebbe condizionare i ragazzini vegetariani. Tutto quel ben di dio (ops) è così invogliante... Mangiane un pezzo, ragazzino indù! C'è solo un motivo per togliere i crocifissi, ed è che i simboli religiosi non hanno niente da fare negli edifici pubblici di uno stato laico – che siano scuole, ospedali o tribunali. Il resto, signor Albertini e signora Lautsi, sono tutte cazzate. E poi l'unico atto dello stato italiano in cui si prevede la presenza dei crocifissi sono le circolari ministeriali che li considerano un arredo. Sarebbe più corretto, per esempio, fare causa alla Gelmini perché "corrotta da una ditta estera a comprare souvenir di dubbio gusto a spese dei cittadini italiani".
Insomma, io sarei contentissimo di vedere i crocifissi tolti dalle pareti, ma ammesso che questo sistema per farlo funzioni lo ritengo sbagliato. E potrebbe creare qualche aberrazione ulteriore – mi sento come uno che vince con un rigore inesistente col Livorno e sa che la settimana dopo andrà a San Siro contro l'Inter.

PS: questo è un pezzo di satira scartato dall'ultimo ScaricaBile appena uscito di cui farò la pubblicità ufficialmente più tardi. Non è particolarmente divertente, e non è neanche particolarmente accurato, non l'ho basato su ricerche particolari, solo su una superficiale lettura della sentenza, per cui potrebbero esserci degli errori. In particolare non mi è ben chiaro se la CEDU possa occuparsi, per esempio, degli immigrati uccisi a Ceuta dai "buonissimi" spagnoli (pur zapateristi, e sempre poliziotti) o dei problemi delle libertà civili in Russia, che pure è un membro del Consiglio d'Europa. Ma dato che la satira ha il vantaggio di poter essere imprecisa se è utilmente provocatoria, spero che sia uno spunto di discussione. Non è un pezzo di giornalismo, non è la verità, e probabilmente non riflette neanche del tutto le mie idee...

sabato 7 novembre 2009

lunedì esce Scaricabile!

Lunedì esce ScaricaBile, la rivista di satira famosa perché è l'unica rivista di satira famosa perché è l'unica rivista di satira su cui scrivo io.

Ecco il mio articolo Trashabile (la rubrica internazionale di ScaricaBile) dello scorso numero, quindi ovviamente molte notizie non sono più novità e sono state superate dagli eventi. Quali? Beh, scopritelo lunedì prossimo...

Ah, prima di leggere, vi segnalo un articolo che riassume lo stato attuale dei processi in cui è coinvolta Impregilo: il caso Acerra, il caso Mugello e il caso dell'ospedale San Salvatore di L'Aquila, pubblicato da Alla-Fonte. Buona lettura, di qua e di là!

TRASHABILE
la rubrica internazionale di Volpe - da oggi, col 5% in più di Jonathan Grass!

Panama
No, a Panama non è successo niente, Panama è il cappello introduttivo che mi avete richiesto.

Obama
Grande celebrazione per le doti profetiche della Volpe. Sfogliando lo scorso Trashabile potrete infatti vedere che avevo detto “aggiudicato al signore abbronzato”, ormai Obama per antonomasia grazie al nostro premier. Obama si è meritato il Nobel per avere respinto una invasione di alieni guidando il suo caccia presidenziale. Come dite? Quello era Independence Day? E il nero non era il presidente? Eppure ero convinto di averlo visto al TG1 di Minzolini...

Afghanistan
L'Italia torna protagonista nella politica internazionale! Ovviamente, è solo grazie a un nuovo caso di corruzione. Sebbene non sia ancora certo, pare che l'esercito italiano pagasse abitualmente gli insorti afghani per non attaccarlo – insomma, una strategia non sorprendente, che dimostra come anche in Afghanistan siano molto conosciute le interpretazioni di Christian De Sica nei film di Vanzina, al punto che qualcuno pensa che De Sica sia il premier italiano che va con le diciottenni e corrompe i giudici. Naturalmente questa pratica non scandalizzerebbe nessuno (generali inglesi e americani si sono guardati gli anfibi dicendo a bassa voce “noi facciamo lo stesso, la democrazia si esporta a bustarelle e missili”), ma noi italiani riusciamo sempre ad aggiungere quel tocco dilettantesco, da partecipanti alla Corrida, che ci rende così popolari fra le pseudodemocrazie occidentali: quando sono arrivati i soldati francesi a prendere in consegna la regione, non li abbiamo avvertiti e gli afghani incazzati per essere rimasti senza bustarella ne hanno fatti saltare per aria una decina.

Honduras
Dopo essere ritornato e aver sfidato gli ultimatum del regime, il deposto presidente Zelaya ha imposto, grazie all'appoggio internazionale, soprattutto del Brasile e dell'Organizzazione degli Stati Americani, il dialogo alla giunta golpista, e, pensate, in maniera del tutto pacifica! Si tratta di una prima mondiale non solo per l'America Latina, ma evidentemente non è abbastanza interessante per parlarne sui giornali italiani, dove campeggiano le fondamentali polemiche tra la Binetti e Rosy Bindi. Aspetta, continuo a fare confusione. Qual è delle due che ha fatto arrabbiare Berlusconi perché non gliel'ha data?
Nota:Aggiornamenti sull'Honduras sul prossimo numero di ScaricaBile!

Francia
Sarkozy, dopo essere stato attento allievo di Berlusconi, ha deciso che si può imparare molto anche da Bossi, e sta facendo pressioni per far avere al figlio di 23 anni, dal curriculum vuoto se non per qualche esame all'università, il posto di direttore dell'EPAD, il centro di sviluppo e progettazione di uno dei più importanti distretti economici di Francia, La Defense. Interpellato a riguardo, Sarkozy ha dichiarato: “Ho controllato, mio figlio prenderà 12'000 euro, proprio come i figli di Bossi. Credo che sia giusto che i nostri eredi ricevano lo stesso tributo dalla servitù della gleba. E poi io non avevo nemmeno la nazionale della Borgogna da fargli gestire.” Ne approfitto per una correzione: nell'ultimo numero ho detto che Renzo Bossi non ha la maturità, in realtà l'ha presa al quarto tentativo, con 69/100, nel luglio 2009. Io ci ho provato a farci querelare, gli ho anche mandato il link: mi ha risposto la sua badante dicendo che Renzo guarda solo le figure, ma che lei l'ha trovato molto divertente.
Aggiornamento:Il figlio di Sarkozy ha poi rinunciato all'incarico (per ora). Che comunque avrebbe avuto, corbezzoli.

Israele
Ve lo ricordate? Quasi un anno fa, Israele invase Gaza e uccise oltre mille palestinesi, molti dei quali civili, perché Hamas gli sparava i razzi. Il rapporto Gladstone, commissionato dall'ONU sulla questione, ha denunciato crimini di guerra di varia natura da parte dei soldati israeliani e degli attivisti di Hamas. Grazie al cazzo, l'avevamo fatto anche noi di ScaricaBile. Ciò detto, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha deciso di rimandare la discussione a marzo 2010, perché se Israele fa un altro attacco questo Natale, si discute di tutto insieme dopo, mentre se non lo fa, tutto il resto del mondo se ne sarà dimenticato per allora.

Birmania
Ancora una notizia passata nel silenzio più totale. Il regime birmano (che si ostina a chiamare il posto Myanmar, un po' come se qualche matto volesse chiamare un pezzo d'Italia con un nome inventato tipo, che so, Padania) ha rilasciato 7'000 prigionieri fra i quali 100 prigionieri politici, in un primo tentativo di riavvicinamento con gli Stati Uniti e l'Occidente. “E gli altri duemila?”, hanno chiesto le organizzazioni umanitarie alla Clinton, la quale ha risposto: “Cazzi loro, Obama ormai il Nobel l'ha già vinto”.

Cina
Wow, oggi è la puntata dedicata ai poveracci dimenticati dei cinque continenti! Prime condanne a morte in Cina per la rivolta degli uighuri nello Xinjang. Laconico commentario del ministro della giustizia cinese: “A momenti condanniamo a morte la gente anche quando scoreggia in pubblico, figuriamoci quando contestano il regime.” Ok, lo so, da qualche parte ti annidi tu, sapientone sinologo che verrà a spiegarmi che la mia battuta è sbagliata perché in Cina la scoreggia è un atto positivo che rappresenta la venerazione per la ricetta per la pasta e fagioli tramandata dagli antenati. Beh, se è così vai a guardarti un film con le donnine nude e le ascelle rasate, perché ne hai bisogno.

lunedì 2 novembre 2009

Falluja: bimbi deformi per il fosforo bianco?

Un'inchiestina da me condotta, sorta grazie all'interessamento di Schiavi o Liberi, e pubblicata su Alla-Fonte.

A Falluja, teatro di una delle più cruente e discusse operazioni militari della "coalizione dei volenterosi" in Iraq, dopo gli attacchi del 2004 sono aumentati in maniera evidente i casi di deformazioni alla nascita e bambini nati morti. C'è un legame con il presunto uso di fosforo chimico come arma incendiaria? E perché nessuno dei nostri media ne parla?

Leggi tutto su Alla-Fonte.

Ulteriore lettura consigliata: legami fra CIA e droga in Afghanistan?
 
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